Un cenno ancora

 

A un Tuo cenno, o pietoso, nobile Signore

si manifestano miriadi di Tuoi perfetti servitori

   che gioiosi e a gara, eseguon sempre zelanti

   ciò che la Volontà Tua, ben chiede ai tanti.

Qui, invece, tutto è così capovolto tra i figli

che devono esser recuperati come nuovi gigli,

   cui però ancora le folli tenebre li avvolgono

   e nella materia imperano e, aitanti, pretendono.

Ma se un giorno Tu volessi tornare nell’ovile

in cui venisti a indicare la via ai più servili,

   quanti vorrebbero da Te pure ascoltare

   ciò che la Parola Tua un dì ebbe a esternare?

Un cenno ancora o Padre, ai Tuoi servi fedeli

e sulla Terra, tutto porterà sangue e fiele,

   per far crescere l’amore, la pietà e l’aiuto,

   tra quanti vollero ben servire il povero caduto.

Ma ai più pii e osservanti, quel giorno tirali via,

dal putredine, fumo, falsità, odio e malattia,

   e preservali Tu, in attesa della nuova Terra bella

   che nascerà dalle rovine di questa, ancora procella!

 

G. V.

 

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