Bertha Dudde
Premessa a cura di Wolfgang Kühner
Chi era Bertha Dudde? – Questa domanda è posta di frequente quando si dà a qualcuno un fascicolo con le Comunicazioni che Bertha Dudde ha ricevuto. E veramente, non è poi così importante sapere chi fosse Bertha Dudde, quanto invece esaminare se le Comunicazioni che essa ha ricevuto siano davvero da Dio stesso, e – allorquando siano state riconosciute come la Parola del Padre – viverle anche di conseguenza.
Che ogni uomo debba esaminare tutto ciò che gli viene qui offerto come verità, come Parola dal Padre, dovrebbe essere noto a chiunque conosca la Sacra Scrittura. Ed è un esame comunque non facile, in particolare nel tempo odierno, sempre più prossimo al tempo della fine, ma con un desiderio realmente autentico per la verità e, seguendo le linee di condotta indicateci in questa rivelazione, ovvero rivolgersi a Gesù per l'illuminazione, per discernere le Parole comprese facilmente, da altre un po’ più difficili, non sarà impossibile.
In particolare, è da considerare una delle linee di condotta che Gesù Cristo ci ha dato, e cioè quella nel Vangelo di Matteo 7, versetti 15-23: «Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in vesti di pecora, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgono forse delle uve dalle spine, o dei fichi dai rovi? Così, ogni albero buono dà frutti buoni; ma l'albero cattivo dà frutti cattivi. Un albero buono non può dar frutti cattivi, né un albero cattivo dar frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco. Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti. Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli ».
In questa parabola, Gesù ci indica che possiamo riconoscere l'albero dai frutti, ma anche i frutti dall'albero! Ci dice che un albero marcio non porta buoni frutti. Questo vale per la predisposizione spirituale e l'atteggiamento spirituale di un uomo, ma vale anche per la sua vita e l’operare personale. Se tutto ciò che è elogiato come verità fosse anche esaminato secondo le linee di condotta indicateci, allora non ci dovrebbero essere così tanti uomini che accettano false rivelazioni come ‘Parole del Padre’, – ma nemmeno così tanti uomini che respingono ogni nuova buona Rivelazione.
Nella 1° Corinzi cap.7, 20, Paolo dice: «Ognuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato». E ciò è appunto da intendere così: ognuno che ha ricevuto da Dio la Grazia di percepire la Sua voce, deve continuare ad esercitare anche la sua professione. Uno strumento del Padre deve quindi guadagnare da se stesso il suo sostentamento per vivere, e non nutrirsi delle offerte elemosinate dai credenti. Ogni cosiddetto ‘incaricato' che chieda continuamente ai credenti delle offerte per ‘l'Opera di Dio', dimostra con ciò, già, che egli non fa parte degli strumenti autentici di Dio.
Ma come stanno ora le cose con Bertha Dudde? Chi era? Come viveva? Su questo ve ne darà l'informazione la seguente piccola autobiografia:
In seguito al desiderio di molti amici, Bertha Dudde scrisse nel 1953 la seguente autobiografia:
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Dal 15 giugno 1937 scrivo delle Comunicazioni ricevute attraverso la Parola interiore. Seguendo il desiderio espresso spesso dai miei amici, do qui una breve spiegazione sulla ricezione spirituale, una descrizione della mia vita e della mia stessa disposizione d'animo.
Il 1° aprile 1891, nacqui come secondogenita di un pittore di Liegnitz (Legniza, oggi regione della Polonia) nella Slesia, vissi con altri sei fratelli/sorelle nella casa paterna un'infanzia armoniosa. Molto presto imparai a conoscere le preoccupazioni dell'esistenza. Il desiderio di poter aiutare i miei genitori mi portò ad esercitare in concreto, secondo le mie tendenze, il cucito, e a guadagnarmi del denaro. Il bisogno di denaro dei miei genitori rimase e, con ciò, anche le preoccupazioni. Così mi resi utile per la famiglia fino a tardi. I genitori appartenevano a confessioni differenti: il padre era protestante, la madre cattolica. I figli furono educati nella fede cattolica, ma non vissero mai una pressione o severità riguardo alla pratica degli usi della chiesa, così che ogni figlio in tempi più avanzati poté sostenere in perfetta libertà il proprio orientamento di fede. Io stessa ero religiosa, ma non volli sottomettermi pienamente al sistema della dottrina cattolica, anche se rispettavo la Chiesa, tuttavia non mi era possibile sostenere esteriormente qualcosa di ciò che interiormente non avevo del tutto assimilato per convinzione. Per questo motivo non andai più in chiesa, non ascoltai nessuna predica, non ebbi alcuna conoscenza della Bibbia, non lessi scritti religiosi e meno ancora libri scientifici, e non mi aggregai ad alcuna setta di qualsiasi orientamento spirituale.
Chi conosce la dottrina della fede cattolica, sa in quali miserie di coscienza cade una persona quando vuole separarsene. Anche a me non furono risparmiate! In me rimase la domanda: Che cos'è? Dove sta il giusto? Durante la preghiera del Padre Nostro spesso supplicavo il Signore che mi volesse far trovare il Suo Regno, …e questa preghiera fu ascoltata! Era il 15 giugno 1937. Pregavo, e badavo al mio interiore! Rimasi completamente in silenzio, e in questo stato mi fermai spesso, finché in me sopravvenne una meravigliosa pace; e così, dei pensieri che percepivo nella regione del cuore, non nella testa, mi diedero forza e conforto. Ancora non sapevo ciò che questi pensieri mi avrebbero dato, fino a ché, uno strano avvenimento in sogno, che più tardi si rivelò come sogno reale, m'indusse a scrivere questi pensieri. E così anche quel giorno ascoltai nel mio interiore, e allora vennero del tutto chiaramente una serie di parole che io misi giù per iscritto. Era il primo capitolo che mi fu dato, il quale iniziò con le parole: In principio era la Parola! Un Tedeum al Creatore del Cielo e della Terra! .
E poi vennero i dubbi: Hai scritto questo da te stessa?In breve: ho lottato, pregato e sopportato molte lotte interiori, ma, le parole venivano sempre come un fiume, parole che erano una pienezza di sapienza davanti alle quali io rabbrividivo. Dio stesso mi tolse i dubbi! Egli mi rispose e Lo riconobbi nelle Sue Parole come nostro PADRE. La mia fede crebbe, i dubbi diminuirono e ricevetti e scrissi giornalmente. Il contenuto degli scritti andò oltre la mia conoscenza! Espressioni mai sentite o lette, in lingua straniera, e istruzioni e descrizioni scientifiche affluivano continuamente, e poi le amorevoli dichiarazioni del PADRE nel Cielo finora mai sentite, formarono alla fine un rifugio e un chiarimento per tutte le questioni della vita.
La 'trasmissione della Parola' avviene come segue:
Dopo una preghiera interiore e un breve raccoglimento, sto in ascolto nell'interiore. Là seguono allora i pensieri chiaramente manifesti, singolarmente e chiaramente affluiscono le parole sempre da tre a quattro di seguito simili alla trasmissione radio delle previsioni del tempo, per poterle trascrivere poi lentamente, in modo che io possa scrivere comodamente; poi si aggiunge parte di una frase all'altra. Io scrivo le parole in stenografia, come in un dettato, senza esserne partecipe né col pensiero né nella costruzione. Non mi trovo nemmeno in uno stato di trance, non formo le frasi, ma le parole mi giungono, in un certo qual modo, singolarmente, senza che io afferri il nesso durante la scrittura.
Dopo giorni, a volte solo dopo settimane, trascrivo la stenografia in scrittura pulita, senza prima leggere parola per parola, senza modificare nemmeno una sillaba o 'migliorare', ma in ogni caso senza elaborare il senso del dettato, o stilizzare. La durata di un tale dettato è di circa mezz'ora. Posso affermare specificamente che il processo non tollera alcuno stato di costrizione o estasi. Tutto si svolge in modo sobrio e semplice, senza alcuna emozione o influenza della mia volontà. Posso interrompere in ogni momento, e continuare dopo ore o giorni la comunicazione interrotta nella frase senza aver riletto il testo precedente, che mi viene nuovamente dettato correntemente nella penna. La mia volontà è quindi libera da ogni costrizione.
Quello che io voglio, è servire la Volontà di Dio, in altre parole poter fare ciò che è la Sua santa Volontà! Posso assicurare che sono stata introdotta nella Verità divina come un allievo nell'ABC, sono stata introdotta in concetti che mi erano estranei sotto ogni punto di vista, e dovevano essermi estranei! Dopo mesi soltanto, da un'altra parte, trovai la conferma di ciò che avevo ricevuto: ottenni degli scritti del mistico della Stiria, Jakob Lorber! Nessuno potrà comprendere quanto fui felice durante la lettura della grande Opera di Lorber, “Il Grande Vangelo di Giovanni” e “L'Infanzia e Giovinezza di Gesù”. Solo allora seppi che anche ad altre persone è stata data la Parola del Signore, seppi che DIO, il SIGNORE, ha parlato in ogni tempo ai Suoi figli e continua a parlare, come l'Amore infinito e la Misericordia del Padre non può fare diversamente.
In Lorber ritrovai ora ciò che mi era stato dato prima. Spesso il dettato mi era incomprensibile, ma il Padre celeste mi dava amorevolmente le spiegazioni. Meravigliose sono le vicissitudini e i procedimenti che non si possono contare singolarmente, che però mettono ripetutamente in luce, l'inconcepibile affabilità e dolcezza del Padre. Con la mancanza di istruzione mi sembrava sempre di essere un foglio non scritto. La mancanza di denaro e di tempo mi hanno impedito di leggere dei buoni libri ed assistere a convegni. Ho conosciuto solamente il duro lavoro dal mattino fino alla tarda sera e, tuttavia, ho ricevuto quotidianamente le deliziose elargizioni di beni spirituali, senza però sapere ancora per chi le ricevessi.
Che io abbia accettato la Parola proveniente dall'Alto senza rifiutarla, dipende forse dalla mia totale ignoranza della Bibbia insieme ad altri scritti, e all'insegnamento cattolico. Dopo la mia attuale esperienza credo che un serio cattolico o un serio protestante, la cui conoscenza è ancorata su fondamenti dogmatici di insegnamento, resterebbe troppo orientato su questi, per potersi avvicinare senza contraddizioni e preconcetti a questa nuova Parola divina della Nuova Rivelazione, e farla maturare in sé. Nondimeno, esistono scienziati di qualunque facoltà che, con crescente interesse, accettano questi Insegnamenti divini e ne discutono con serietà. Il loro interesse non è diretto solamente alle rappresentazioni inconfutabili della formazione della materia e della sua possibile dissoluzione, ma anche alla spiegazione degli insegnamenti sbagliati dei diversi sistemi e confessioni religiose
Nelle comunicazioni da me ricevute è stato dimostrato in cosa consiste l'errore, e a tutti è stato inviato l'invito di indicare ognuno di questi insegnamenti sbagliati quando se ne offra l'occasione. Tutti sono lasciati liberi di prendere a cuore le Parole del Signore, ma chi ha afferrato lo Spirito della Parola del Padre e non opera secondo queste, costui aumenta la distanza tra sé e il Padre nostro nel Cielo. Egli allora non segue le Parole ammonitrici dell'Amore e, così, si sottomette obbligatoriamente alla Legge, e perderà inevitabilmente anche la Grazia, nella misura in cui disconoscerà il Comandamento divino dell'Amore. Attraverso la Grazia di Dio viene nuovamente portato il Vangelo agli uomini e dimostrato con eloquente Serietà lo scopo dell'esistenza degli stessi. Così l'Amore di Dio cerca di salvare misericordiosamente ciò che è ancora salvabile prima della svolta, perché questa viene! Il tempo di cui hanno annunciato i veggenti e i profeti di tutti i tempi, la fine del tempo, è ora iniziato!
Secondo i miei scritti, il Signore non fa differenza tra i Suoi figli. «Venite tutti a Me!», dice la chiamata. Ben per colui che ascolta le Sue Parole e le segue. Dio ama i Suoi figli, Egli vuole renderli tutti felici, anche se loro non vogliono sapere nulla di Lui.
Scritto il 22 novembre 1953
Bertha Dudde