B. D. nr. 1102

(21. 09. 1939)

 

La necessità di istruire gli ignoranti spirituali affinché la sofferenza sia vissuta con rassegnazione

 

(da uno spirito-guida):

E’ la Volontà del Signore che voi istruiate gli uomini che sono di buona volontà. Ed è così infinitamente prezioso essere istruiti dalla Grazia di Dio e, quindi, essere consapevoli che tutti coloro che camminano nell’ignoranza dello spirito, …debbano essere ricordati con piena compassione, e ora, predicare a costoro il vangelo è un’opera dell’amore per il prossimo che un giorno procurerà una ricca benedizione, poiché l’anima di tutti gli ignoranti si trova nella più grande afflizione.

Essi procedono con il cuore vuoto, e le loro piaghe terrene sono molto maggiori, dato che manca loro proprio la visione della necessità, la speranza per l’aiuto e il conforto della Parola divina, e così la loro vita è povera, nonostante la ricchezza terrena e l’apparente benessere. Essere lasciati in un tale bisogno dell’anima, è per quest’ultima uno stato tormentoso, ed essa percepirà con gratitudine ogni aiuto tramite una persona amabile che la liberi da una tale angoscia.

Dio guida sempre e costantemente gli esseri umani riuniti che si possono aiutare reciprocamente, e perciò deve essere utilizzata ogni occasione ed essere menzionata senza timore l’amorevole Guida di Dio che è riconoscibile in ogni avvenimento di sofferenza. Tutto ha un solo scopo: contribuire alla nobilitazione dell’uomo, e questo significa: accettare ogni sofferenza con umile rassegnazione mentre pensa al suo Creatore, il Quale non lascia accadere nulla senza una saggia intenzione, ma che ama anche intimamente le Sue creature, e quindi tutte le prove che Egli impone loro sono sempre e solo basate su questo profondo Amore e destinate ad avvicinare il figlio terreno al Padre celeste.

Ogni sofferenza sarebbe accolta dagli esseri umani con gratitudine se sapessero quale benedizione ne sorgerà per l’anima, la quale è proprio immortale; e se inoltre, sapessero a quale indicibile stato tormentoso può sfuggire nell’eternità per via della sofferenza e quale beatitudine può essere il suo destino se la sofferenza ha adempiuto il suo giusto scopo ed ha portato conoscenza all’uomo, essi si adeguerebbero rassegnati alla Volontà divina e prenderebbero su di sé la sofferenza senza mormorare. – Amen!

 

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