B. D. nr. 1448
(1. 6. 1940)
L’ora della tribolazione pareggerà i conti verso i subordinati all’avversario
(da uno spirito-guida):
L’ora della tribolazione insegnerà a voi uomini che siete delle creature impotenti, dipendenti dalla Volontà di un Potere che è così forte, da esserLe tutto sottomesso nel Cielo e sulla Terra. Dovrete chinarvi a questo Potere, e se la vostra volontà si ribella contro questo Potere, la vostra sorte sarà l’eterna rovina. E perciò sappiate che il Signore stesso si opporrà a voi, affinché il vostro operare, che è del tutto sotto l’influenza dell’avversario, abbia fine.
Sappiate che dovete espiare tantissimo per non aver osservato i Suoi Comandamenti ed aver escluso completamente l’amore dalla vostra vita. Questo non vi procurerà nessuna benedizione, perché non volete soddisfare la Volontà divina, ma vi subordinate alla volontà dell’avversario. E quindi dovete anche prendere su di voi le conseguenze della vostra volontà invertita. Sappiate che Dio ha posto dei limiti all’operare dell’avversario, ed anche, che avrete da sentire, …quando Dio oppone la sua Potenza contro l’avversario!
Dovete prendere su di voi indicibili sofferenze perché siete colpevoli della sofferenza del prossimo! Dovete sperimentare la stessa sofferenza per via della Giustizia divina, la quale non può permettere che l’uomo faccia da sé delle leggi che contraddicono le Sue Leggi, che si arroga dei diritti che non gli sono mai stati dati da Dio, che opprime degli uomini innocenti e compie opere che gridano vendetta al Cielo!
E questa verrà, e gli uomini saranno travolti dallo stesso orrore che ha imperversato sul prossimo e che hanno abusato contro il diritto e la giustizia. Infatti, l’amore e la mitezza sono destinati agli oppressi e ai deboli che sono in balia dei forti. La sapienza e l’Onnipotenza di Dio intervengono quando l’agire dell’avversario crea l’inferno già sulla Terra. Ma il paese che ospita degli uomini che portano in sé il diavolo, dev’essere devastato, e le atrocità devono trovare una fine e l’umanità deve ricordarsi di nuovo del Creatore e tendere a condurre un’altra vita, …affinché l’anima trovi la liberazione dalla più profonda afflizione! – Amen!
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