B. D. nr. 2415
(19. 07. 1942)
Ciò che Dio ha preparato nell’aldilà per i figli, non può essere mostrato minimamente
(da uno spirito-guida):
«Quello che nessun occhio umano ha mai visto né orecchio umano ha mai udito, è ciò che Dio ha preparato per coloro che Lo amano» [1 Cor. 2,9].
Dio ha nascosto questa conoscenza agli uomini; Egli chiede solo di credere in una magnificenza, ma solo nell’aldilà, poiché non sarebbe nemmeno possibile rappresentarla, finché si rimane sulla Terra. Infatti, ciò che Dio offre ai Suoi figli non è nulla di materiale, non è percepibile con gli occhi terreni, né con i sensi terreni. E poiché la Sua Parola è verità, allora l’anima dell’uomo attende quello stato di estrema beatitudine, attraverso cui potrà vedere e vivere le cose più straordinarie.
Non vi è nulla sulla Terra che potrebbe essere paragonato a queste e possa corrispondere minimamente alla verità. E’ uno stato di beatitudine, è una costante contemplazione del mondo spirituale che si rivela all’occhio spirituale in inimmaginabili variazioni. E’ un’estrema armonia e un equilibrio che unisce tutti gli esseri spirituali; è una costante azione dell’amore, un unirsi e completarsi a vicenda, un costante servire Dio e riceverne forza spirituale, un incessante rendere felici e accrescere la forza dell’amore. È una beatitudine che non può essere descritta, ma un solo sguardo in questa magnificenza spingerebbe gli uomini a un vivere la vita in modo del tutto diverso, ma ciò non avrebbe lo stesso valore di un giusto cammino di vita davanti a Dio, senza la conoscenza della ricompensa.
L’uomo deve essere buono per impulso interiore, se vuol essere reso partecipe di questa gioia nell’aldilà. E Dio ha dato all’uomo la Sua promessa. Perciò, non appena l’anima l’accoglie come verità, quando crede, allora la conoscenza dello stato di felicità nell’aldilà non sarà più un pericolo, perché essa è così strettamente connessa a Dio, che si sforzerà di essere buona da se stessa e non si sentirà costretta a un buon cammino di vita per via di una promessa, poiché Dio ha preparato quelle magnificenze per coloro che Lo amano.
L’amore per Dio è un prerequisito, e questo deve nascere nel profondo del cuore, poiché sarà valutato unicamente il grado d’amore, non un atto compiuto per via della ricompensa. Infatti, dove c’è l’amore, lì non si pensa alla ricompensa. Dove c’è l’amore, lì devono esserci anche felicità e beatitudine, perché l’Amore è Dio stesso, e la vicinanza a Dio è la cosa più bella e più appagante per l’anima, perché l’amore è adempimento, l’Amore di Dio è la quintessenza della felicità celestiale! – Amen!
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