B. D. nr. 2456

(25. 04. 1942)

 

Con la contemplazione spirituale possono essere visti eventi sia del passato sia del futuro

 

(da uno spirito-guida):

L’occhio spirituale vede attraverso tutti gli involucri terreni e quindi è in grado di contemplare l’attività nel regno spirituale, tra cui è inclusa l’attività spirituale di tutto l’essenziale che è ancora relegato sulla Terra. Tutto ciò che non è visibile all’occhio umano può essere contemplato con l’occhio spirituale, e tempo e spazio non sono un ostacolo, quindi, oltre il tempo e lo spazio, l’uomo nella sua visione è in grado di contemplare spiritualmente le cose che erano, che ora sono, e che devono ancora venire. Egli vede l’attività nel regno spirituale, ma vede anche avvenimenti terreni che devono risultare da quell’attività spirituale, com’è stabilito nel piano della Sapienza divina.

Solo pochi uomini hanno il dono della contemplazione spirituale; solo a pochi uomini Dio rivela anche il futuro, perché una conoscenza generale su questo metterebbe a rischio lo sviluppo verso l’alto degli uomini, i quali aspetterebbero inattivi l’avvenimento in arrivo; così questi pochi hanno il compito di informare i loro simili su ciò che si offre al loro occhio spirituale, affinché essi ne prendano confidenza.

Il dono della preveggenza è in un certo qual modo il diritto di coloro che stabiliscono un collegamento spirituale con le forze del regno spirituale. Questo collegamento può essere consapevole e anche inconsapevole, tuttavia, è solo  attraverso la volontà che l’uomo può aprire il suo cuore ai flussi provenienti dal regno spirituale, quindi dichiararsi pronto ad accogliere mentalmente delle istruzioni, e a questi uomini viene poi anche aperta la seconda vista, per contemplare con occhi spirituali degli eventi futuri.

Gli uomini possono anche inconsapevolmente ricevere dei messaggi spirituali, e questo, quando il cammino di vita che conducono li rende ricettivi a trasmissioni spirituali, quando una certa volontà di servire il prossimo, un comportamento teso a servire l’amore disinteressato, permette l’azione delle forze spirituali, in modo che chiari sogni oppure immagini limpide rivelino loro degli avvenimenti in arrivo, che possono poi comunicare coscientemente così come le hanno ricevute. Nondimeno, queste visioni vengono considerate e valutate solo da coloro che sono di cuore amorevole, mentre dagli altri vengono respinte come irrilevanti e improbabili.

È da considerare che deve sempre essere raggiunto un determinato grado di maturità dell’anima, anche se esteriormente non è riconoscibile, cioè, le forze spirituali devono poter agire, e nell’incarico divino devono trasmettere loro delle immagini, ovvero, le forze donanti stesse che hanno ricevuto la conoscenza su ciò, devono volerla trasmettere in unione con Dio. Uno sguardo al futuro influenzerà sempre e solo lo sviluppo dell’anima, ma non deve mai procurare dei vantaggi terreni! È evidente, che la contemplazione spirituale, il compenetrare l’involucro materiale con l’occhio spirituale, sarà concessa all’uomo solamente quando non aspirerà più a nessun successo terreno, quando cercherà di penetrare solo nei misteri della Creazione nella profonda fede e nell’umile dedizione a un Creatore onnisciente e amorevole, e quando vorrebbe a sua volta comunicare al prossimo le impressioni conquistate, per promuovere la salvezza di molte anime.

Il più profondo amore per Dio e un ancor più profondo amore per il prossimo possono procurare all’uomo  il dono della contemplazione spirituale, ma le sue esperienze e conoscenze saranno credibili solo per coloro che sono sullo stesso cammino, poiché per l’uomo mondano nulla è accettabile di ciò che lui stesso non è in grado di vedere o toccare. La contemplazione spirituale richiede innanzitutto un cammino di vita compiacente a Dio e un cuore volenteroso di dare, di trasmettere il dono spirituale. Inoltre, chi contempla non può sempre esprimere chiaramente agli altri le immagini che ha contemplato, se la loro facoltà di comprensione non ha ancora il suo stesso livello spirituale, cioè, se il loro stato di maturità è minore di quello del contemplatore.

Quest’ultimo deve cogliere in sé le immagini completamente non condizionato dagli influssi esteriori, deve essere in un certo qual modo libero interiormente da altre impressioni, e quindi disposto a lasciarsi persuadere solo dall’influsso spirituale, deve dedicarsi completamente a questo e non concedere l’accesso a nessuna influenza estranea. E ciò avviene quando la sua volontà desidera solo la pura verità, quando riconosce unicamente Dio come autentica Fonte della verità. Allora le immagini corrisponderanno del tutto alla verità e sarà anche in grado di riferire precisamente le visioni così come sono.

Riguardo ciò, la stessa premessa vale anche per coloro che ricevono la descrizione, poiché una conoscenza errata o il proprio patrimonio mentale errato a cui non si vuol rinunciare, cambierà in sé l’immagine che viene loro descritta. Pertanto, solo ciò che il contemplativo stesso vede, ha valore, e lo avrà anche per quel suo simile che ha un alto grado di maturità, così da non poter recepire l’immagine, diversamente da come gli viene trasmessa.

La contemplazione spirituale si riferisce sia a eventi in arrivo, come anche a quelli passati che accaddero o si sono svolti in modo terreno, che però stanno sempre in collegamento con lo sviluppo spirituale verso l’alto. Le cose del futuro sono predette dai veggenti solo quando devono preparare gli uomini affinché pensino unicamente alla loro anima; invece la contemplazione di cose passate, per così dire, ha lo scopo di confermare che esiste, e che è sempre esistito in ogni tempo un collegamento spirituale tra Dio e le Sue creature, e quindi si può credere a quelle tradizioni che attraverso il tempo sono state relegate nel regno delle fiabe o delle leggende.

Ciò che è accaduto sulla Terra da eternità, sarà sempre confermato agli uomini attraverso i veggenti, affinché l’umanità sia guidata alla conoscenza, e ciò che accadrà nel futuro allo scopo dello sviluppo animico verso l’alto sarà rivelato da Dio all’umanità attraverso uomini in grado di contemplare spiritualmente, oppure, che ricevono la Sua Parola attraverso il diretto collegamento con le forze spirituali sapienti. – Amen!

 

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