B. D. nr. 3220 a/b/c

(12/13/14. 08. 1944)

 

Motivazioni per dimostrare l’erronea dottrina della re-incarnazione

La Giustizia divina è evidente

 

(da uno spirito-guida):

Vi sia data una chiara Luce, …se avete la volontà di farla splendere! Un tempo di confusione confonderà anche il pensiero degli uomini, indebolirà la facoltà di pensare, ed essi non potranno più riconoscere le verità spirituali come tali, per cui sarà necessaria un’ininterrotta guida, per il cui scopo occorrono uomini volenterosi d’accoglierle, attraverso i quali la sapienza spirituale può essere trasmessa ai ricercatori.

Una tale istruzione può ora aver luogo in modo differente: può completare una conoscenza già esistente, oppure essere offerta come completamente nuova, se l’uomo stava prima in un pensare errato, ma può chiarire come confutazione di falsi insegnamenti in un campo in cui regna ancora, non-chiarezza tra gli uomini! Deve esserci sempre la premessa che delle forze rivolte a Dio trasmettano il patrimonio spirituale alla persona che si dichiara come vaso d’accoglienza dello Spirito divino, per servire Dio attraverso la diffusione della verità, e questa premessa è data non appena ad ogni ammaestramento spirituale precede l’intima preghiera per l’apporto della pura verità! Tutte le buone forze spirituali hanno una sola meta: …unire l’essenziale incorporato sulla Terra, con Dio; cioè, aiutarlo ad esistere!

Un’unione spirituale esiste però solo nello stato di luce, cioè nello stato della conoscenza che è la conseguenza di una vita nell’amore. Per raggiungere questo stato, all’uomo è data la vita terrena, nella quale poter sviluppare quelle facoltà che all’inizio della propria incarnazione sono sviluppate solo debolmente, ma a seconda della sua volontà esse possono subire uno sviluppo crescente oppure decrescente. Il corso della vita gli darà abbastanza occasioni per questo sviluppo, ma non dipenderà da doni dell’intelletto più o meno sviluppati, bensì solo esclusivamente dalla volontà per il bene, dalla predisposizione verso Dio, ..e quindi da un’amorevole attività, da un tendere all’unione con Dio attraverso buone opere. Solo attraverso questo, l’uomo può raggiungere un così alto gradino di sviluppo spirituale, da entrare in uno stato di luce già sulla Terra, cioè: …che egli raggiunga la conoscenza! Allora si è già svolto l’adeguamento a Dio, e all’anima dell’uomo, al suo decesso, è assicurata l’entrata nel regno della luce, in sfere dove essa potrà partecipare all’Opera redentrice di Cristo1, dove sarà in grado di aiutare di nuovo altre anime alla sapienza e alla luce, insegnando l’amore, ed essere quindi attiva nella redenzione. Questo grado di perfezione, dunque, lo possono raggiungere con facilità quegli uomini che hanno solo la volontà per il bene, stabilendo il collegamento con Dio attraverso l’intima preghiera.

Che gli uomini abbiano diverse capacità di apprendimento, …che essi siano più o meno intelligenti, non è per nulla determinante rispetto a questa volontà per il bene, poiché la scintilla spirituale nell’uomo è risvegliata attraverso l’amore. Ma l’amore è generato nel cuore, ed esso può essere oltremodo operoso in un uomo la cui attività intellettuale sia notevolmente inferiore a quella di un altro uomo. E perfino dove la luce, dove la conoscenza della verità non si manifesta straordinariamente durante la vita terrena, l’anima, all’entrata nel regno spirituale, può essere attorniata dalla luce fluente, cioè può accedere fulmineamente alla conoscenza, e un’ultraricca sapienza la può rendere ora capace di una fervente amorevole attività nell’aldilà. E perciò è un pensiero vanitoso che un pensare intellettuale meno sviluppato, possa pregiudicare la maturità animica, affinché ad ogni anima debba essere offerta una volta l’occasione di sfruttare delle facoltà corporee progredite per raggiungere un’elevata maturità sulla Terra.

Tali anime (quelle piene d’amore) possono comunque agire sulla Terra in modo assai benefico, poiché mettono al servizio del prossimo le loro straordinarie facoltà intellettuali per trasmettergli la conoscenza spirituale, e tramite ciò, stimolarlo ad una elevata attività d’amore. Un uomo può altresì portare l’amore al massimo sviluppo senza particolare incitamento, e quest’uomo giungerà indubbiamente alla suprema maturità, ma il suo pensare può essere del tutto non-complicato. Egli non ha bisogno di lasciarsi riconoscere in alcuna sapienza superiore, e nondimeno, nel suo pensare e operare è guidato da forze spirituali buone, che lo dispongono secondo il suo talento ad apprendere, e lo spingono costantemente ad una maggiore attività d’amore, per raggiungere la sua unificazione con Dio. Infatti, l’amore è la prima cosa da cui nasce la Sapienza, e questa è parte dell’anima non appena essa entra nel regno spirituale.

L’amore, tuttavia, può portare un’unica incarnazione sulla Terra al pieno sviluppo, perché l’amore può essere esercitato in ogni situazione di vita, in ogni destino di vita, in ogni disposizione corporea e spirituale, perché solamente questo ha per premessa che sia accesa la scintilla spirituale nell’uomo ed attizzata alla fiamma più alta, e ciò lo può fare l’uomo più primitivo nel pensiero, se solo ha la volontà di essere buono. In lui, tuttavia, c’è la conoscenza del bene e del male, perché ambedue le forze spirituali, le buone e le cattive, combattono per la sua anima, e così il suo pensare sarà influenzato da ambedue le forze, e riporteranno la vittoria quelle alle quali si rivolgerà la sua libera volontà.

Quando però si deciderà la sua volontà, ciò, in un certo grado, dipende dalla sua fede, dalla sua predisposizione verso Dio e verso l’Opera redentrice di Cristo, non appena egli ha la conoscenza che Gesù Cristo è morto sulla croce per i deboli, i quali di per sé non erano in grado di avere la volontà per il bene. Nessuno però, …creda di essere forte! Benché possa mostrare delle alte facoltà spirituali, ha comunque bisogno delle Grazie dell’Opera di redenzione, ha bisogno della forte volontà riscattata da Gesù Cristo, …per poter maturare durante la sua vita terrena! E perciò Gesù Cristo ha creato l’uguagliamento, affinché tutti quelli che sono di buona volontà, …possano diventare beati.

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(13. 08. 1944)

L’umanità è rimasta molto indietro nel suo sviluppo spirituale e non bada a nessuna delle possibilità di progresso. Questo è un indubbio processo di raffreddamento, che ha la sua causa nella libera volontà dell’uomo, e per la quale egli ne dovrà rispondere. Di conseguenza, l’uomo non può aspettarsi nessun favoreggiamento per qualcosa che è subentrato per propria colpa, e tale sarebbe se egli potesse recuperare arbitrariamente lo sviluppo mancato e trascurato per propria colpa in una ripetuta incarnazione sulla Terra. Infatti, in tal caso, egli non ha usato la sua libera volontà nel modo giusto, cosa di cui sarebbe stato comunque capace in ogni situazione di vita attraverso l’Opera di redenzione di Cristo, il Quale ha spezzato lo strapotere del Suo avversario sulla volontà degli uomini attraverso la Sua morte sulla croce.

Quindi, non esiste nessuna motivazione per un ripetuto cammino di vita sulla Terra di un’anima imperfetta che potrebbe basarsi sulla Giustizia divina, poiché, non appena l’uomo ha fallito – nonostante l’apporto di Grazia – non può pretendere un’arbitraria rinascita con un’incarnazione sulla Terra per raggiungere lo stesso grado di maturità che può raggiungere qualunque uomo con la buona volontà durante la sua vita terrena, bensì egli, dopo, deve di gran lunga ripercorrere la risalita molto più difficile nell’aldilà, come giusto pareggio per la sua volontà deviata!

 Gli uomini hanno certamente diverse cognizioni, diverse conoscenze e differenti abilità terrene, e queste lo fanno arrivare sovente all’errata opinione che la maturazione dell’anima si svolga rispetto a queste facoltà. Tuttavia, non viene preso in considerazione che è determinante solo l’attività d’amore. Quindi, solo l’attività nell’amore promuove lo sviluppo verso l’alto, cosicché ogni uomo può esercitare l’amore, perché per questo è necessaria solo la sua volontà, sarà una spinta del cuore che non dipenderà da un determinato grado di conoscenza, oppure da un’attività d’intelletto particolarmente sviluppata. Che il raffreddamento dell’amore trascini comprensibilmente anche una sapienza ridotta, è innegabile, e quindi anche l’oscuro stato spirituale procede particolarmente manifesto, perché è la conseguenza del disamore, per il quale, …un giorno l’anima dovrà risponderne.

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(14. 08. 1944)

Si può parlare di uno sviluppo verso l’alto solo quando l’anima si è unita con lo spirito, quando ha esercitato l’amore e, con ciò, si è risvegliata alla vita la Scintilla spirituale in sé, che ora la spinge ad una costante attività, cioè stimola l’anima ad una sempre continua attività nell’amore. Di conseguenza, senza un’amorevole attività è da registrare un arresto dello sviluppo, oppure perfino una retrocessione, con l’evidente disamore. Eppure, ad ogni uomo sta a disposizione la stessa misura di Grazia e gli sono date le stesse possibilità per la maturazione dell’anima. Se ora non le utilizza e lascia anche inosservate le Grazie in modo che non possano diventare efficaci per lui, allora, secondo la Giustizia divina, deve anche prenderne su di sé le conseguenze, cioè lui stesso deve affrontare lo stato nell’aldilà nel quale è capitato per propria colpa, …quindi meritatamente.

Sarebbe allora, in un certo qual modo, un’ingiustizia, se a lui, che non ha valutato la grande Grazia dell’incarnazione per la salvezza della sua anima, ancora una volta gli fosse offerta la stessa occasione di recuperare ciò che ha mancato di fare. Questa sarebbe un’ingiustizia nei confronti di quelli che hanno approfittato pienamente della loro vita terrena senza badare al loro corpo sotto la costante astinenza e rinuncia dalle gioie del mondo! Non è proprio necessaria una conoscenza più profonda, ma solo l’amorevole attività!

E perciò, anche l’uomo più ignorante può svilupparsi verso l’alto, se è soltanto attivo nell’amore, perché gli giungerà la conoscenza non appena ne avrà bisogno per il suo prossimo, oppure quando entrerà nel regno spirituale, poiché allora potrà rendere felici delle anime nell’aldilà con la sua conoscenza che gli sarà trasmessa fulmineamente, affinché, come portatore di luce, …possa di nuovo agire nell’amore nel regno spirituale! – Amen!

 

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2 – ‘l’opera redentrice di Cristo’ : la conoscenza del valore del sacrificio del Padre celeste tramite la Sua incarnazione e la Sua morte in croce, è un elemento indispensabile per il credente al fine di ottenere la redenzione dalle colpe o dalla caduta originaria. [vedi il fascicolo n. 68 – “La redenzione attraverso Gesù”]

 

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