B. D. nr. 3335

(19. 11. 1944)

 

La redenzione dall’antica colpa può ottenersi solo credendo in Gesù e nella Sua ’Opera di redenzione

 

(da uno spirito-guida):

Le grazie dell’Opera di redenzione si estendono a tutti gli uomini che credono in Gesù Cristo! A costoro è assicurato il perdono dei loro peccati non appena li riconoscono, se ne pentono e chiedono il perdono. Infatti, chi crede in Cristo, sa anche di essere un peccatore, altrimenti non riconoscerebbe l’Opera di redenzione di Gesù. Di conseguenza, questi stanno sotto la croce di Cristo, si sentono co-colpevoli delle sofferenze e della morte che Gesù ha preso su di Sé e si piegano umili dinanzi a Lui, chiedendo il perdono della loro colpa. Costoro si sforzano sempre ininterrottamente verso la maturità della loro anima, e perciò si rifugeranno sempre sotto la croce di Cristo, quando sono esposti alle tentazioni nella lotta della vita o quando a volte ne soccombono. Infatti, sapendo di essere deboli, per loro il pericolo di peccare è grande se non chiedono continuamente la forza e invocano Gesù Cristo, affinché Egli li rafforzi nella volontà.

Essi sanno di potersi rivolgere a Lui in ogni momento, sanno anche che Dio è paziente e misericordioso, che conosce le debolezze dei Suoi figli ed è sempre pronto a perdonarli quando hanno peccato se si riavvicinano penitenti alla Sua croce, poiché l’Opera di redenzione è stata compiuta per tutti gli uomini e per tutti i tempi. La grazia di Gesù Cristo sarà sempre efficace sugli uomini che credono in Lui, e ogni colpa sarà gettata su quella che Egli ha preso su di Sé e che ha estinto con la Sua morte sulla croce.

L’Opera di redenzione è talmente grande, che gli uomini non sono in grado di comprenderla. Tuttavia, solo coloro che si uniscono a Lui attraverso la fede possono parteciparvi. Per questo motivo la sofferenza sulla Terra è immensa, spesso insopportabile, perché gli uomini hanno perso questa fede, non si rifugiano in Lui insieme alla propria colpa, perciò ne restano aggravati, e ora devono portarne il peso. La loro colpa non può essere espiata, cresce costantemente e perciò grava sempre più sugli uomini, privi di qualsiasi fede in Gesù Cristo.

E la loro colpa sarà così grande, che schiaccerà gli uomini, i quali crolleranno sotto la stessa e non potranno più rialzarsi, perché non cercano il perdono, e la Giustizia di Dio non può estinguerla se non desiderano il perdono e non accettano le Sue grazie per essere redenti. Un solo Uomo si è sacrificato per l’immenso Amore, e attraverso la Sua morte ha offerto a Dio l’espiazione, e questa è sufficiente per l’eternità, affinché i peccatori trovino il perdono dinanzi a Dio per via di questo Sacrificio, perché Egli era l’Essere più puro, Egli era assolutamente senza alcuna colpa, e perciò il Suo sacrificio ha pareggiato i peccati dell’intera umanità.

Il Suo sacrificio espiatorio deve essere riconosciuto dagli uomini; essi devono essere pronti ad accettare le grazie conquistate attraverso di esso, altrimenti non possono essere liberati dalla loro colpa, per l’eternità. Il peccato trascina gli uomini nell’abisso, e solo la morte di Cristo può risollevarli. Il peccato è la morte dell’anima, ma sotto la croce di Cristo essa ridiventa vivente. Ogni uomo è peccatore finché vive ancora sulla Terra, eppure, se crede in Gesù Cristo e nella Sua Opera di redenzione, trova il perdono, trova la vita eterna che ha perduto a causa del peccato.

Il riscatto del proprio debito è perciò della massima importanza, ma può svolgersi solo attraverso Gesù Cristo, non può essere sostituito da null’altro; per questo, tutti coloro cui mancano della fede in Gesù Cristo e nella Sua Opera di redenzione, dovranno languire nel peccato, e ciò, anche se sulla Terra hanno condotto una vita nella più severa autodisciplina e purezza, perché gli rimarrebbe comunque il peccato dell’antica ribellione contro Dio, che in genere è il motivo del suo cammino terreno.

Infatti, è quel peccato che gli ha reso debole la volontà, e ora l’uomo è incapace di resistere alle tentazioni e alle prove terrene che lo rendono peccatore. Dunque, Gesù Cristo offrì il Suo sacrificio riconoscendo la profonda afflizione e la debolezza di volontà in cui si trova l’umanità a causa del suo antico peccato, e per redimerli, diede la Sua vita sulla croce, essendo pieno d’Amore, e l’Amore cerca di portare aiuto, l’Amore opera sempre per la redenzione! – Amen!

 

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