B. D. nr. 3622

(7. 12. 1945)

 

L’ascesa al cielo di Cristo, con il corpo trasfigurato

 

(il Signore):

La Mia vita sulla Terra fu un cammino nell’amore, che ho concluso con la Mia morte sulla croce. Il Mio corpo era sulla Terra, cioè sottoposto a tutte le leggi della natura, la Mia anima era con Dio, viveva una vita spirituale e perciò divenne potente, capace di sottomettere anche il corpo, guidandolo verso Dio. Così, Anima e Corpo furono spiritualizzati, così che la Forma esteriore che racchiudeva Dio in tutta la sua pienezza, il Padre dall’eternità, non fu più di ostacolo alle Sue azioni [Gv. 10,39].

La Forma esteriore non poteva più subire la morte fisica, poiché solo la materia che racchiude in sé dello spirituale immaturo è mortale, ma non della sostanza completamente spiritualizzata; di conseguenza, la Sua anima e il Suo corpo potevano entrare nel regno spirituale perché erano perfetti, erano trasparenti alla luce, e ora potevano, irradiati dalla luce e dalla forza, abbandonare la Terra, un processo che i Miei discepoli hanno potuto sperimentare, che si svolse davanti ai loro occhi, affinché potessero contemplare la gloria di Dio, affinché ricevessero la forza per la loro missione terrena, che allora iniziò per la redenzione dell’umanità.

Essi dovevano portare agli uomini l’annuncio della Mia Opera di redenzione, del Mio cammino di vita, dei Miei insegnamenti, della Mia tormentosa sofferenza e morte sulla croce e della Mia resurrezione e ascesa al cielo. E per questa missione essi dovevano essere preparati, loro stessi dovevano condurre un cammino di vita nell’amore, essere profondamente credenti, aver riconosciuto in Me il Padre dall’eternità, dovevano aver accolto in sé del tutto la Mia dottrina, per poterla ora anche trasmettere; dovevano essere stati guidati nella verità, per essere in grado di comprendere la Mia morte sacrificale e quindi diventare viventi seguaci, capaci di predicare con la più profonda convinzione.

Per questo dovevano anche sperimentare la Mia Ascensione1, l’ultimo segno della Mia magnificenza, della Mia divinità sulla Terra, che Io ho potuto dare loro come Uomo, avendo concluso il Mio cammino terreno, ma che doveva rimanere vivente nella memoria dei Miei, finché esisterà il mondo. Infatti, la Mia trasfigurazione fu l’esaudimento di ciò che avevo predicato, ben comprensibile ai Miei discepoli, perciò comprensibile agli uomini solo se Mi seguono, se conducono una vita nell’amore disinteressato, e in tal modo comprendere l’eterna verità e accogliere in sé le più profonde divine sapienze.

Allora anche per loro sarà credibile la Mia Ascensione, quando comprenderanno che la spiritualizzazione dell’anima e del corpo è lo scopo della vita terrena, ed ha per conseguenza la ricezione della luce più radiosa. Perciò lo scopo della Mia vita terrena è stato solo la predicazione dell’amore, perciò la Parola assunse la carne, per indicare agli uomini la retta via, per vivere per loro una vita d’esempio nell’amore e spronarli a seguirMi. Solo l’amore porta alla spiritualizzazione, e solo l’amore può salvare l’umanità dalla morte e risvegliarla alla vita eterna! – Amen!

 

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1 – Per una più profonda comprensione del significato dell’Ascensione, c’è una specifica rivelazione del 1934 comunicata a Max Seltmann dal titolo omonimo.

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