B. D. nr. 4067 b

(23/24. 06. 1947)

 

Gli elettroni sono i componenti spirituali originari della materia, vita da Dio

 

[continua dal n. 4067a]

 (da uno spirito-guida)

[…] E nondimeno, all’uomo affamato di conoscenza viene dato chiarimento, se si rivolge implorante a Dio, poiché Dio all’uomo sulla Terra non lo priva di conoscenza, benché sfiori delle materie che giacciono lontano dal sapere spirituale.

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(24. 06. 1947)

Nulla può essere incompreso, che Dio, il Creatore del Cielo e della Terra, propenda Se stesso verso le Sue creature per educarli nella verità non appena si tratta della conoscenza spirituale. Tuttavia, anche della conoscenza mondana viene sostenuta da Dio, finché l’uomo è unito a Lui anche nell’attività terrena, cioè sottoponendo il suo lavoro terreno alla Sua benedizione e, di conseguenza testimoniando il sentimento di appartenenza a Dio. Allora può rivolgere in ogni momento le sue domande a Dio e gli sarà risposto.

Diversamente è invece quando l’uomo vuol soddisfare la sua brama d’apprendimento per ampliare le sue conoscenze terrene, cosicché non viene richiesto del sapere spirituale. Allora Dio lascerà a se stesso quanto a lungo penetrare nella verità, purché cerchi di sondare assolutamente in modo razionale. Tuttavia, poi, gli sono sempre posti dei limiti, poiché questi solamente Dio glieli apre, perché Lui non vuole essere sorpassato nell’esplorazione di cose che tiene apparentemente nascoste. Egli invece risolverebbe in qualsiasi momento delle questioni spirituali, e tanto più, comprensibilmente, …più è matura l’anima di colui che cerca il chiarimento.

Le leggi della natura si comportano altrettanto reciprocamente, così come si comporta il Principio divino nell’uomo, l’amore verso l’eterna Divinità, verso la Forza primordiale, cioè Dio e l’Amore non sono pensabili uno senza l’altro, e l’uomo che vuol raggiungere Dio, deve portare in sé anche l’amore, altrimenti non potrebbe mai entrare in contatto con Dio. Altrettanto stanno le cose con le leggi della natura, …l’una è il completamento dell’altra, e tutte le leggi rappresentano l’Ordine divino. Un infrangere contro, crea disordine e significa contemporaneamente l’allontanamento da Dio, il Quale da Se stesso si trova nella più sublime perfezione e ordine.

 Ed è fatta così anche la struttura dell’intera Creazione, nell’ordine e nella perfezione più alta l’insuperabile Sapienza è stabilita su quest’Ordine, e il più profondo Amore vi è posto alla sua base. Di conseguenza, anche l’entità, quando cominciò un percorso di sviluppo, dovette raggiungere la sua meta in quest’Ordine e Legalità, …per diventare perfetto. Dovette farsi compenetrare fin nella più piccola sostanza dal flusso di forza dell’eterno Amore, altrimenti sarebbe rimasto incapace per un compito, che invece, per l’entità, è lo scopo dello sviluppo terreno.

L’entità, tuttavia, a causa del suo allontanamento da Dio nel passato, non era più in grado di stabilire il contatto con Dio stesso; ugualmente, nemmeno con la Sua forza, che è solo un’irradiazione di Dio e, di conseguenza, qualcosa di Divino che non può unirsi con l’imperfezione. Quindi, dapprima doveva essere creato qualcosa che si rendesse idoneo per l’accoglimento dello spirituale immaturo, che quindi celasse tanto del Divino, cosicché l’entità potesse essere nutrita, se avesse avuto il desiderio per la forza che le mancava.

E così Dio ha guidato la Sua irradiazione di forza nel Cosmo affinché sfiorasse l’intero Infinito, comunque nella misura più infinitesimale, poiché già questa era sufficiente per colmare l’intero infinito con la Sua forza. Così si creò una vita inimmaginabile, un movimento nell’Universo, perché la forza di Dio, in Sé, è vita eterna, suscitando eterna attività. E questa vita si moltiplicò tramite l’unione di infinitesimali scintille di forza, afferrando ciò che era morto, debole nell’Universo, per trascinarlo nel processo d’attività, se voleva lasciarsi afferrare. Il vivente accerchiò il morente, il vivente ritenne di catturare il morente, ma non con l’odio, bensì con l’amore, poiché la forza di Dio è Amore, e non cambia mai.

Ebbene, finché queste minuscole scintille di forza ronzano ancora nello Spazio, finché sono ancora libere, cioè in costante movimento, non si può ancora parlare di materia, …benché sia l’inizio di questa, e le scintille di forza – gli elettroni – in certo qual modo sono le componenti originarie della materia. Esse diventano materia solo se una volta si sono consolidate, cioè quando tramite l’entità immatura – che gli elettroni ora ostacolano nella sua mobilità – entra in uno stato di indurimento, per cui ora l’entità è legata, e l’irradiazione di forza di Dio allenta per una determinata durata di tempo nella sua efficacia secondo la Sua Volontà, finché l’entità legata comincia a stancarsi nella sua resistenza. Allora la forza la smuove anche nuovamente, e una leggera vita si fa sentire anche nella materia più dura, se il tempo della relegazione per lo spirituale è trascorso.

Dunque, gli elettroni nel loro stato di mobilità sono certamente una sostanza spirituale, eppure non una sostanza dell’anima dell’uomo che si sviluppa dopo un tempo infinitamente lungo; mentre la sostanza immatura, l’entità legata, deve essere considerata tale, poiché quest’entità comincia ora il processo del suo sviluppo verso l’alto, il quale terminerà con lo stadio di un essere umano. Gli elettroni sono la forza più pura di Dio, e perciò indistruttibili; in certo qual modo sono il confine per il passaggio dal regno spirituale al regno terreno, un’irradiazione di Dio che con l’ingresso nel regno terreno assume una forma, non appena si può parlare di forma nella dimensione inconcepibilmente più piccola.

Il Divino-puro si lega con l’imperfetto dell’Amore e della Misericordia, perché altrimenti quest’ultimo non potrebbe mai svilupparsi verso l’alto, perché è completamente debole e, nonostante ciò, presta resistenza a Dio, …senza accettare la Sua forza. E così la forza afferra l’imperfetto, legandolo e facendogli sentire le conseguenze e i tormenti del rifiuto di questa forza divina, affinché lui stesso muti la sua volontà e desideri tale forza di Dio, …per giungere di nuovo vicino a Lui! – Amen!

 

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