B. D. nr. 4115 a/b

(31. 08. 1947) e (1. 09. 1947)

 

Sul significato di: “Prendete e mangiate, questa è la Mia carne e il Mio sangue!”

 

(il Signore):

Ai Miei esclamo: “Preparatevi, e considerate che presto sarete richiamati e dovrete recarvi al vostro lavoro, per il quale vi ho arruolati!”. I giorni sono contati e ve ne sono concessi ancora pochi, e allora sarete in grado di convincervi della verità della Mia Parola, e sarete forti nella fede. Fino ad allora, però, sarete esposti ancora a molteplici difficoltà, le quali verranno in parte dall’esterno, in parte dall’interno, affinché vi uniate sempre più intimamente a Me ed Io vi possa riempire con quella forza che vi renderà capaci di resistere a tutte le malevolenze, per diventare dei volenterosi lavoratori per Me.

Io vi spingo costantemente al fervente lavoro sull’anima, perché so, quanto questo sia necessario per voi, affinché non diventiate tiepidi. Io stesso sono con voi, e guido i vostri pensieri continuamente al regno spirituale, stimolandovi a cercare il contatto con quello e mandandovi incontro dei messaggeri che provengono dal regno della luce, i quali vi istruiscono costantemente secondo la vostra capacità di apprendimento. Ed Io stesso vi fornirò il chiarimento su qualunque cosa desideriate.

Non voglio che vi tormentiate con i dubbi, voglio cacciarli con l’apporto della pura verità, e così, se ora sarete illuminati e convinti di possedere la verità, vi sarà facile lavorare per Me, poiché allora propenderete anche per ciò che Io insegno nell’uomo attraverso il Mio Spirito, e questo parlerà in voi come vi parlerei Io stesso se dimorassi in mezzo a voi, e quindi potrete interrogarMi in ogni momento, e vi darò la giusta risposta, poiché, non appena vi sarà inviata la Chiamata, dovrete rinviare il lavoro terreno e, innanzi tutto, fare ciò che vi comanderò di fare attraverso la voce interiore. E in primo luogo voglio togliervi ogni dubbio che ancora vi aggrava, e che dovrete deporre. Io voglio rispondere alle vostre domande, anche se non le esprimerete ad alta voce, giacché conosco tutti i vostri più segreti pensieri riguardo la forza della vostra volontà e della vostra fede.

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(1. 09. 1947)

 Attenetevi innanzitutto alla Mia Parola che vi è offerta dall’alto. Questa Parola proviene direttamente da Me, oppure vi viene trasmessa dagli gli esseri di luce che eseguono solamente la Mia Volontà, e vi istruiscono secondo l’incarico avuto da Me. Anche l’Uomo-Gesù insegnò agli uomini sulla Terra allo stesso modo, poiché anch’Egli era un Essere di luce e parlò agli uomini al posto Mio, e quindi anche nella Mia Volontà, – così che la Sua Parola procedeva ugualmente da Me, e poté dire giustamente: «Chi ascolta Me, ascolta il Padre, …perché il Padre ed Io siamo Uno!» (Gv. 14,10).

La Mia voce risuonava in Lui, la Mia forza agiva in Lui, e il Mio Spirito prese completamente dimora nell’Uomo-Gesù, il Quale era quindi, come irradiato da Me e del tutto unito a Me. E questa completa unione con Me fu la conseguenza di una vita dell’amore esemplare, una vita nell’amore disinteressato per il prossimo, come Io la richiedo a tutti gli uomini che vogliono diventare perfetti. Quindi, una vita nell’amore ha per conseguenza la completa unione con Me, e questa, l’ulteriore trasmissione della Mia Parola, …l’irradiazione di Me stesso!

Io sono la Parola, quindi, …la Parola è Dio! Ricevere e accogliere la Parola, …è il nutrimento spirituale, è il Pane del Cielo che è offerto da Me stesso a chi, dopo, sente fame e sete. E quando Io offro agli uomini il Pane del Cielo, dico: «Prendete e mangiate, questa è la Mia carne e il Mio sangue!» (Mt. 26,26), perché Io stesso sono la Parola, …Carne e Sangue in senso spirituale! In occasione di un nutrimento corporeo, nella Cena con i Miei discepoli, Io cercai di rendere comprensibile il nutrimento spirituale; volli stimolarli ad accogliere più spesso il Cibo spirituale, a gustare la Mia carne e il Mio sangue in memoria di Me, perché allora avrebbero potuto unirsi sempre a Me, ed essere pieni di forza.

Che in quell’occasione Io spezzassi il pane terreno e bevessi il vino naturale con i Miei discepoli, non fu di grande importanza, poiché i Miei discepoli Mi comprendevano, essendo di spirito risvegliato, perché vivevano nell’amore e quindi avevano anche la comprensione per il Mio paragone metaforico. Inoltre, … dovevano prendere esempio da Me, …per distribuire tutti i beni a quelli che ne avevano bisogno, per nutrirli corporalmente e spiritualmente, e a questo ho allacciato la Promessa, …di dare loro Me stesso! Essi dovevano trovare la piena unione con Me, distribuendo tutto ciò che possedevano e che mancava al prossimo, affinché poi, ricevessero la Mia Parola, attraverso cui Io potessi rivelarMi a tutti quelli che erano uniti a Me tramite l’amorevole attività.

Che gli uomini, dalle Mie parole, abbiano creato una pratica che può essere considerata solo propriamente esteriore, e che dopo ha avuto una giustificazione a tenersi solo secondo il senso, quando l’uomo si sia assicurato in precedenza la Mia presenza tramite una vita amorevole, Io non l’ho impedito, come non lo farò mai per non limitare il libero arbitrio, ma ne fornisco costantemente la giusta spiegazione attraverso degli uomini spiritualmente illuminati, i quali ora hanno anche la giusta comprensione per le Mie parole, e le trasmetteranno.

Invece, senza di questo, essi adempiono solamente una forma che in sé è senza importanza, e ottiene valore solamente quando è considerata in senso spirituale, quando gli uomini, affamati e assetati, accolgono la Mia Parola, e così, si lasciano nutrire da Me con il Pane del Cielo, con la Mia carne e il Mio sangue, …per essere uniti con Me e rimanervi in eterno! – Amen!

 

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