B. D. nr. 4136

(6. 10. 1947)

 

Il precursore confermerà la nuova Parola prima della venuta del Signore

Sarà necessaria una zelante attività d’aiuto dai servi fedeli

 

[nel tempo della fine …]

(il Signore):

Agli uomini possono essere offerti degli straordinari doni di grazia, ma essi vi passano oltre, come se li incontrassero quotidianamente. Essi non si affannano per un serio esame, bensì, ciò che viene offerto loro come dono di grazia più prezioso, lo ascoltano, ma non lo rivolgono su se stessi, e perciò non si formano neanche secondo la Mia volontà. E così il tempo di Grazia passa senza trascinare dietro di sé, una benedizione degna di nota.

La fine è vicina1, Io Mi rendo percettibile in ogni modo, faccio notare loro tutti gli espedienti che rivolgo loro per aprire i cuori chiusi, affinché trovi l’ingresso per poterli istruire; perciò è richiesto un doppio compito per il tempo a venire, e i Miei servi devono prendere il loro impegno seriamente e non ingannare se stessi in alcun modo, credendo di aver compiuto l’intero lavoro.

Il breve tempo fino alla fine richiederà un’attività straordinaria da parte Mia affinché siano salvate quelle anime che si trovano nella più grave afflizione. Il successo sarà certamente minimo secondo voi, così sembrerà, poiché molti vi respingeranno, …però la vostra fatica non sarà compiuta invano!

Ma verrà uno, e dirà agli uomini le stesse parole come le avete ricevute da Me, e gli uomini le confronteranno, e se ne meraviglieranno, perché riconosceranno lo stesso contenuto di ciò che a loro è già stato apportato tramite la Parola e la Scrittura. E sarà offerta agli uomini una ulteriore grande occasione per cambiare il loro modo di vivere e disporsi secondo la Mia volontà; infatti, i proclami di colui che è il Mio precursore nella Mia ultima venuta di cui sopra, saranno così palesi, conformi al Vangelo.

Solo una piccola schiera riconoscerà la luce straordinaria e saprà quale ora è suonata, ma la maggior parte passerà oltre il dono di grazia che è portato loro sempre e incessantemente tramite il Mio Amore. Nondimeno, loro non potranno più essere aiutati, poiché sarà la loro libera volontà che accetterà o rifiuterà, e che Io giammai costringerò!

Presto, però, il tempo della grazia sarà trascorso! Presto l’ora scadrà, e l’ultimo rintocco risuonerà, e ciò che fino ad allora non avrà trovato la via del ritorno da Me, resterà ancora per tempi eterni nella lontananza da Dio, e quindi, in uno stato disgraziato2, …che il Mio Amore cercherà continuamente di impedire; tuttavia, …il successo potrà essere trovato negli stessi uomini! – Amen!

 

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1 – ‘la fine è vicina’ : il contenuto di questo dettato, così come apparentemente sembra dall’uso del tempo dei verbi al presente, non deve trarre in inganno, come se esso dovesse svolgersi al tempo della comunicazione, ma è relativo all’ultimo tempo del tempo della fine, in un futuro dove, chi si troverà a doverlo vivere, sappia che durerà poco, e che, se credente, dovrà collaborare; e se non credente, alla fine sarà giudicato.

2 – ‘uno stato disgraziato’ : cioè il dissolvimento dell’anima degli uomini non credenti in Dio e giudicati nell’ultimo giorno prima della fine, nella nuova materia terrestre. [vedi il fascicolo n. 44 – “La nuova relegazione”]

 

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