B. D. nr. 4816 a/b/c
(11/13/14. 01. 1950)
La comprensione di un certo grado di conoscenza dipende dal grado di maturità dell’anima
Un Essere di luce ebbe compassione dello stato di impotenza degli uomini
Attraverso il sacrificio di Gesù fu espiato il debito
(da uno spirito-guida):
Tutte le creature che possiedono il libero arbitrio hanno raggiunto un certo gradino di conoscenza, il che significa che sono capaci di accogliere una determinata conoscenza. Se però riusciranno a comprenderla, se essa sarà realmente per loro comprensibile, dipenderà dall’uso che l’uomo ne farà della sua libera volontà. Infatti, è lo stato del riconoscimento il segno dello sviluppo dell’uomo verso l’alto, è un grado di maturità dell’anima a cui deve tendere la libera volontà dell’uomo, e che pertanto non può essergli assegnato arbitrariamente.
Lo sviluppo verso l’alto è il risultato di un modo di vivere secondo la Volontà di Dio, e la Volontà di Dio è svolgere una vita nell’amore. Di conseguenza, solo un uomo che ha un modo di vivere nell’amore è in grado di riconoscere, quindi una conoscenza superiore può essere acquisita solo quando l’uomo si adopera per un modo di vivere nell’amore. Allora avrà comprensione per tutto, si occuperà di una questione solo mentalmente e nel pensiero gli giungerà la giusta risposta, penserà secondo la verità e conquisterà una ricca conoscenza.
Ci saranno anche problemi la cui soluzione richiede il sostegno divino, perché l’intelletto umano in sé non ce la farebbe mai, in quanto richiede la rinascita spirituale dell’uomo, richiede un grado di maturità che non si trova facilmente negli uomini. Tuttavia, Dio non nega mai la risposta a tali domande, quando queste Gli vengono poste in tutta serietà. Egli può offrire agli uomini solo qualcosa di incomprensibile, così che diventi comprensibile per loro, quando lo chiedono a Lui intimamente, ma è sempre necessario un grado di fede che accetti anche qualcosa di apparentemente incomprensibile, finché l’uomo è ancora di spirito non risvegliato, mentre allo spirito risvegliato è comprensibile tutto.
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(13. 01. 1950)
Non c’è nulla che l’Amore di Dio non consenta di riconoscere, purché abbia l’Amore di Dio per motivazione, ma non si può escludere la Giustizia di Dio, perché la richiede la Sua perfezione. Con ciò è già chiarito un grande quesito: la redenzione dell’umanità attraverso Cristo! Da un lato c’era un enorme debito, dall’altro l’eterna Divinità, verso Cui lo spirituale era divenuto colpevole. Tuttavia, la colpa è stata grande perché lo spirituale aveva la conoscenza, quindi non ha peccato come conseguenza di una mancanza di conoscenza. Questa colpa ha provocato anche la Giustizia di Dio, perché la Sua perfezione non può mai deviare dal Suo principio fondamentale: l’espiazione per ogni trasgressione verso l’Ordine divino che si è verificata con l’apostasia dello spirituale da Dio!
Questa espiazione era immensamente difficile, perché il peccato era infinitamente grave! La distanza da Dio portò per conseguenza l’indebolimento dello spirituale, esso perdette ogni forza, non poté più risalire la ripida via con le proprie forze, bensì sprofondò costantemente più in basso, finché un Essere di luce ebbe pietà di questi esseri spirituali, finché Egli non venne in aiuto al debole, al caduto, prima che si perdesse del tutto nell’abisso.
L’Essere di luce volle espiare la colpa, sacrificare Se stesso per gli esseri infelici che, dopo un percorso di sviluppo infinitamente lungo, rischiavano di fallire nello stadio come esseri umani, essendo privi di forza. E questo Essere di luce discese sulla Terra, un Figlio di Dio si incarnò come Uomo, per aiutare i Suoi simili. Egli stava in comunione con Dio e sapeva dello stato infelice degli esseri che vivevano sulla Terra e che avevano dimenticato il loro vero scopo. Egli conosceva anche una via per guidarli fuori da questo stato di infelicità, sapeva tutto ciò che si svolgeva nel Regno spirituale, sulla Terra e al di sotto di essa, cioè della sorte di coloro che dimoravano nell’abisso, e poiché questo Essere di luce era proveniente dal Regno della luce, voleva procurare agli uomini lo stesso stato invidiabile; invece incontrò sempre una grande resistenza!
Un essere dall’oscurità lavorava contro di Lui con parole e azioni, legava là dove l’Essere di luce voleva liberare, cioè l’essere dell’oscurità aveva grande influenza sugli uomini e li condizionava nei loro pensieri, nella volontà e nelle azioni. Nonostante questo non corrispondesse alla Volontà di Dio, l’essere dell’oscurità continuò ad agire in senso contrario a Dio, e l’uomo avrebbe dovuto resistere alla sua influenza, per poter riparare la sua antica ingiustizia contro Dio.
Invece l’uomo era troppo debole per resistere all’avversario di Dio, essendo, in un certo qual modo, obbligato attraverso la sua volontà. Se ora gli uomini dovevano essere liberati dal suo potere, doveva esserci un Essere dotato di una grande forza di volontà che stesse consapevolmente dalla Parte di Dio e si avvalesse della Sua Forza e Potenza nella lotta contro l’altro. E questo Essere era Gesù Cristo, Egli era l’Essere di Luce incarnato come Uomo, ed era estremamente forte nella Volontà per opporsi all’avversario con un’arma contro la quale quest’ultimo era impotente: l’Amore che univa Gesù a Dio e Lo rendeva ricevente della forza da Dio! E così Gesù fu superiore all’avversario e liberò innumerevoli esseri umani dal giogo del potere oscuro.
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(14. 01. 1950)
Il giogo consisteva nel fatto che l’uomo, potendosi decidere verso l’alto o verso il basso, sentiva più forte il fascino verso il basso attraverso l’influenza di colui, cui doveva il suo stato di imperfezione, e quindi trovava piacere in tutto ciò che era contrario a Dio, tendendo a tutto ciò che era gradevole al corpo, ma abbassava l’anima.
Il pensiero, il sentimento e la volontà dell’uomo erano contesi dal nemico di Dio, trovando poca resistenza, poiché nell'uomo erano presenti tutte le inclinazioni che corrispondevano ai principi del suo avversario. L'uomo era quindi in qualche modo soggiogato da questa forza che non lo rendeva libero, ma l’opprimeva sempre di più, così che egli eseguiva costantemente la sua volontà e si allontanava sempre più da Dio. L’uomo era una creatura debole, la cui volontà era legata, per cui non poteva difendersi, cosa che sarebbe stato molto facile se avesse usato l’amore come forza contraria, contro la quale l’avversario di Dio è impotente.
Perciò divenne necessario l’aiuto di Qualcuno come Salvatore, che dimostrasse innanzitutto agli uomini che era certamente possibile staccarsi dall’avversario, ma solo attraverso l’amore, e gli procurasse la forza per la resistenza, quindi, inducesse la sua forza di volontà. Inoltre, Egli doveva chiarire agli uomini il compito della loro vita, perché attraverso l’influenza dell’avversario di Dio mancava loro ogni conoscenza. Il Redentore dall’afflizione spirituale doveva quindi portare la luce agli uomini e trasmettere loro la forza; doveva aiutarli a raggiungere la libertà, sciogliere le catene a coloro che erano legati, dalle quali da soli non erano in grado di liberarsi.
L’Opera di redenzione di Cristo si estende solo allo stato spirituale degli uomini, e questo era così indescrivibilmente basso, che un elevarsi con la propria forza era diventato impossibile, proprio a causa della mancanza d’amore. E perciò, Gesù istruì prima gli uomini e diede loro come cosa più importante il comandamento dell’amore, affinché gli uomini stessi potessero giungere in possesso della forza e della luce. E poi, attraverso la Sua morte sulla croce Egli conquistò un ‘Fondo’ spirituale, cioè un Tesoro di grazie che ogni uomo può sollevare, se crede in Lui e nella Sua Opera di redenzione. Egli ha conquistato per i deboli della volontà il rafforzamento della volontà e il perdono della loro colpa.
Dio vide con compiacimento l’Opera d’Amore di quell’Uomo, ed Egli Gli concesse l’esaudimento della richiesta che l’Uomo-Gesù Gli presentò per i Suoi simili. Dio si accontentò della morte di un solo Uomo che volle salvare i Suoi simili dalla morte spirituale. L’Amore dell’Uomo di Dio, Gesù, era così forte, che l’eterna Divinità ne fu soddisfatta, anelando l’amore di tutti gli uomini! Gesù ha dato il Suo sangue per i peccati dell’umanità, ha cancellato con il Suo sangue la colpa, ma – ben inteso – solo per coloro che riconoscono Lui e la Sua Opera di redenzione e vogliono far parte della schiera dei redenti, altrimenti tutto lo spirituale sarebbe già redento, ma poi non potrebbe più raggiungere lo stato della perfezione che richiede la prova della libera volontà! – Amen!
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