B. D. nr. 5148 a/b

(10/11. 06. 1951)

 

“Io, come Gesù-Uomo, ho deciso volontariamente fin dalle origini di collaborare al Piano di salvezza”

 

(il Signore):

Se rappresentate Me e il Mio Nome davanti al mondo, allo stesso modo Io vi rappresenterò un giorno nell’eternità, davanti a Dio, l’onnipotente Creatore del Cielo e della Terra, da Cui sono procedute tutte le creature alle quali Egli ha ridato una vita autonoma. Tale ero anch’Io, Gesù-Uomo: un Essere autonomo creato da Lui, sia secondo il corpo come anche secondo l’anima. Io sono proceduto dall’eterna Forza primordiale, in un’esistenza autonoma, per poterMi sottoporre a una prova di sviluppo della forza che mirava a una totale divinizzazione, per fonderMi infine di nuovo con la Forza primordiale, e come Tale, poter creare e formare, e governare innumerevoli spiriti creati all’origine, innumerevoli mondi e tutti i loro abitanti.

Come Gesù-Uomo ho superato questa prova di sviluppo della forza, perché ho utilizzato tutte le capacità che un figlio di Dio in divenire riceve per la sua vita terrena attraverso l’infinito Amore paterno, e ho indirizzato a Me questo flusso di forza proveniente da Dio. Io stesso ho indotto l’eterno Amore a questa esternazione, perché la desideravo con tutta la forza dell’Amore del Mio cuore, e l’eterno Amore non ha potuto resisterMi, perché Lui stesso si dona fortemente a ogni uomo che la desidera.

Come Uomo ho detto le Parole: «Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me» [Gv. 14,6], e ho promesso a voi uomini che avrei pregato per voi il Padre, che Lo avrei confessato Io per voi, se vi foste dichiarati per Me e per il Mio Nome davanti al mondo, poiché Io sapevo che avrei raggiunto l’ultima meta sulla Terra, la divinizzazione di Me stesso, e che, stando in comunione con l’eterna Divinità, avrei potuto anche darvi ciò che richiedevate nel Mio Nome, cioè, invocando Me stesso, poiché il Padre Mio ed Io, siamo ‘Uno’!

Il Fuoco dell’eterno Amore ha consumato tutto ciò che ancora ostacolava la completa unione. Corpo e anima si sono spiritualizzati durante il Mio cammino terreno, diventando la stessa Sostanza dell’eterno e infinito Spirito dell’Amore, dal Quale tutto è proceduto. Come Gesù-Uomo ho agito in Me; ma ho agito da Lui e con Lui, poiché ciò che operava era il Suo Spirito, l’eterno, insondabile Spirito d’Amore che è illimitato, il Quale non è legato a nessuna forma, e domina tutta l’infinità, il Quale è Luce e Forza, Amore e Volontà, e si è manifestato nel creare innumerevoli esseri spirituali.

Anch’Io ero un tale Essere generato, un Figlio di Dio al Quale sono state dischiuse tutte le magnificenze del Suo Amore, poiché, nella libera Volontà, Mi ero dichiarato per Lui, mentre un esercito di spiriti creati all’origine si erano ribellati a Lui, pur essendo consapevoli della pienezza della forza che li aveva resi arroganti, portandoli alla caduta. Io ero proceduto dall’irradiazione dell’Amore di Dio, che Mi attirava potentemente verso di Lui; come loro, Io come Essere autonomo ero stato esternato libero, ma Mi sentivo sempre attratto dalla Fonte primordiale della Forza che Mi riempiva di beatitudine, pur non potendo contemplarla.

Tuttavia, Io previdi la caduta dello spirituale, guardai come la divina Forza dell’Amore defluiva in incalcolabili Creazioni, e compresi lo scopo di questa Creazione, che doveva servire al rimpatrio dello spirituale caduto. E la Volontà del Mio Amore divenne così forte, da prendere parte alla redenzione di quello spirituale caduto, per dargli la possibilità di ritornare di nuovo al punto di partenza che esso aveva abbandonato volontariamente. Io conoscevo l’eterno Piano di salvezza di Dio, l’eterno Amore e la creatrice (Sadana/Lucifero) degli esseri simili a Dio, che volevano sottrarsi alla manifestazione del Suo Amore.

Essi uscirono volontariamente dall’unione con Dio e, così, persero la loro divinità. Di conseguenza restarono senza luce e senza forza, e questo spirituale senza luce e senza forza sfuggito dall’Amore di Dio, si indurì in una sostanza solida, essendo in sé ancora spirituale, ma incapace di un’attività creativa e formativa. Nondimeno, l’eterno Amore afferrò questa sostanza e la formò secondo la Sua Volontà in creazioni di diversissimo genere. Ancora una volta fu all’Opera l’incommensurabile Amore di Dio, la Cui Sapienza Lo determinò a inserire lo spirituale che voleva sfuggirGli, in un processo di trasformazione la cui meta fosse il definitivo rimpatrio fino alla propria origine.

Questo Piano di salvezza Mi beatificava, e l’Amore per lo spirituale caduto Mi spinse ad aiutarlo, se avesse fallito. Io sapevo della Mia missione come Gesù-Uomo fin dall’inizio, perché Io stesso Mi ero offerto per questa, come però, sapevo anche dell’unione con l’eterno Amore divino, che avrebbe dovuto incoronare questa Mia Opera, […]

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(11. 06. 1951)

[…] poiché l’essere è certamente creato da Dio, dall’eterno Amore, ma solo come standone al di fuori, per poter giungere all’autonomia, e in questa autonomia tendere alla Fonte primordiale della forza dell’Amore; e in unione con questa Forza, poter agire in maggior misura, nello stesso principio, ma con una forza sempre crescente.

Non è una condizione di dipendenza, operare in unione con l’eterno Amore, nondimeno, vi è una cooperazione con Esso. L’essere mantiene la consapevolezza di sé, e nello stesso tempo si fonde con Dio quando raggiunge il giusto grado di perfezione, poiché allora è completamente spiritualizzato attraverso l’amore. Così diventa l’immagine di Dio, e tuttavia, non si può parlare di più divinità, perché la divinizzazione significa esattamente una totale fusione con Lui.

Come Essere, Io sono stato originato da Dio, e in Dio ho anche trovato la Mia Meta; in un certo senso, la creatura, nella libera Volontà, è entrata nello stato che è la sua destinazione, uno stato che Dio non può creare direttamente, poiché la perfezione in questo grado presuppone proprio il libero arbitrio. C’è dunque differenza tra una creatura e un figlio di Dio, l’immagine del Padre, che trova il suo fine ultimo nella completa fusione con Lui. – Io, come Uomo, nella piena libertà ho perseguito e raggiunto questo obiettivo sulla Terra, così che il Padre ed Io siamo diventati ‘una Cosa’ sola. Allo stesso tempo è stato concesso un aiuto all’umanità, avendo fallito nel processo di trasformazione, e questo si è esteso a tutti coloro che erano prigionieri e indeboliti dall’apostasia da Dio.

Come Uomo, Io ho portato questo aiuto all’umanità, rinunciando alla Potenza e alle Mie capacità divine così a lungo, finché l’Opera di redenzione non si è compiuta, per spingere gli uomini all’introspezione, affinché anche loro tendessero alla meta, che è il senso e lo scopo della vita terrena: l’unione con Dio attraverso l’autoformazione nell’amore, il quale divinizza tutto e aumenta costantemente la forza, riunendosi alla Forza primordiale dalla Quale una volta ha avuto la sua origine! – Amen!

 

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