B. D. nr. 5421
(26. 06. 1952)
Gesù Cristo ha costruito iI ponte tra il Regno della luce e il regno delle tenebre
(da uno spirito-guida):
Nel Nome del Salvatore crocifisso, vi sia detto che il Regno dei Cieli si apre a chiunque riconosca Gesù come Figlio di Dio e Redentore del mondo, mentre rimane chiuso a chi rifiuta di riconoscerLo. Voi uomini dovete sapere che prima della Sua morte sulla croce, i due mondi erano rigorosamente separati: il Regno della luce e quello dell’oscurità! Essi erano due realtà completamente distinte senza alcun legame reciproco, poiché stavano in completa opposizione tra loro. La spiegazione su ciò risiede nel completo allontanamento dello spirituale che, pur proveniente da Dio, diede origine a un mondo in un Ordine contrario a Dio, mentre lo spirituale rimasto fedele a Lui, rimase nell’Ordine divino, e così anche nell’ambito della perfezione, della luce e della forza illimitata.
Tra i due mondi non poteva esserci nessun legame, poiché il contrasto era troppo grande e la distanza da Dio doveva necessariamente avere effetti negativi. In un certo senso sarebbe stato come un tendere tra due poli opposti, senza che nessuno dei due potesse avvicinarsi all’altro. Mancava ogni collegamento tra il Regno della luce e quello dell’’oscurità, il che diventa ancora più comprensibile se si considera che le forze dominanti dei due regni stavano completamente in opposizione reciproca e perseguivano obiettivi diametralmente opposti: da una parte la massima perfezione nella libertà, nella luce e nella forza, dall’altro un imbavagliamento dello spirituale destinato alla più alta realizzazione.
C’era quindi un abisso insuperabile tra i due mondi, che non avrebbe mai potuto essere colmato dall’oscurità, bensì certamente da parte del mondo spirituale che era rimasto nell’Ordine divino, i cui abitanti, essendo nella conoscenza, comprendevano anche dell’unica possibilità di costruire un ponte. Era necessario che un Essere dal mondo spirituale dovesse osare di avventurarsi nelle sfere oscure e da lì aprisse una via, che poi potesse essere percorsa da ogni essere desideroso di raggiungere il Regno della luce.
Questo Essere disceso dall’alto doveva ristabilire l’Ordine divino, vivendo innanzitutto Lui stesso in tale Ordine, e poi trasmettendolo agli abitanti del mondo oscuro, gli uomini sulla Terra, così che anch’essi stimolati dal Suo esempio, conducessero una vita diversa da quella precedente, in modo che, invece di procedere in direzioni opposte, si sforzassero alla stessa meta dell’Uomo-Gesù, il Cui elevato obiettivo era il ritorno nel Regno che Egli aveva lasciato per amore degli uomini immersi nell’oscurità.
La volontà di migliorarsi trova sempre la giusta via, ma questa volontà mancava agli uomini, essendo rivolta verso il basso, poiché nel regno dell’oscurità l’azione delle forze negative è sempre coronata dal successo, e queste forze perseguono una sola meta: togliere all’essere ogni conoscenza, per impedirgli il ritorno a Dio! La volontà dell’essere potrebbe opporsi all’azione del principe dell’oscurità, ma non lo fa. Lui stesso è così debole, e non si oppone a qualunque influenza negativa. Il mondo della luce era consapevole di questo, e perciò uno Spirito originario si offrì di opporre la Sua Volontà e il Suo Amore alla cattiva influenza dell’avversario di Dio.
Ora, per così dire, due figli di Dio, entrambi creati a Sua immagine, si trovarono a combattere l’uno contro l’altro, non essendo più della stessa volontà e dello stesso amore, altrimenti non sarebbero stati di fronte come avversari. Tuttavia, questa lotta doveva svolgersi in modo tale che l’Essere di luce rivestisse prima una Forma, così che Lo privasse della forza divina. Doveva lottare come Uomo contro colui che era colpevole dell’esistenza umana di tutti gli spiriti caduti. Se fosse stato più forte dell’avversario, allora anche il potere di quest’ultimo sarebbe stato spezzato, e per gli uomini sarebbe nata la speranza di sconfiggere il nemico di Dio. In tal modo sarebbe stata aperta una via per ricondurli alla Casa del Padre.
L’anima dell’Uomo-Gesù, il Cui corpo era certamente terreno, portò qualcosa dall’alto e lo irradiò sulla Terra: la divina forza dell’Amore! L’amore non può essere tolto a nessun essere, può essere acceso in qualsiasi momento, ma può anche essere soffocato attraverso dalla propria volontà. E questo amore è il ponte verso il Regno della luce, perché l’amore è rivolto vero l’alto, verso Dio, il Quale è l’eterno Amore stesso. L’amore cerca sempre il polo dell’amore e non agisce mai in opposizione a Dio.
È l’Amore che ha spinto un Essere di luce a scendere sulla Terra, e l’Amore è rimasto in contatto con l’eterno Amore. E così fu costruito il ponte tra il Regno della Luce e quello delle tenebre da Gesù Cristo, ponte che non può essere visto dagli esseri sulla Terra tenebrosa, se non si avvalgono della Sua Giuda, se non si uniscono a Lui nella fede, riconoscendo di aver trovato la giusta Guida verso il Regno della luce, se non rispondono al Suo Amore, e se in Lui non riconoscono il Maestro che ha vinto il Suo avversario, se non si sottomettono a Lui, grati per questo, se in Lui non vedono Colui che è il Signore sulla vita e sulla morte, sulla luce e sulle tenebre, se non Lo riconoscono come Figlio di Dio e Redentore del mondo!
La voragine tra il Regno della luce e il regno dell’oscurità rimane irrevocabile ed esistente per tutti coloro che non percorrono la via che Gesù Cristo ha aperto, che è la sola che conduce al Padre, poiché, chi non la percorre, sta ancora completamente sotto l’influenza dell’avversario di Dio e non se ne libererà finché non sarà disposto a entrare nella Legge dell’eterno Ordine, finché non rinuncerà alla sua opposizione e non si lascerà liberare da Gesù Cristo, che è l’unica via verso il Padre, il Cui infinito Amore ha trovato una via per condurre gli esseri fuori dall’oscurità verso la luce! – Amen!
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