B. D. nr. 6295
(26. 06. 1955)
L’infinito periodo di sviluppo della Terra e delle particelle spirituali dell’uomo
(il Signore):
Potete rivolgervi a Me pieni di fiducia con tutte le domande che vi sovvengono, ed Io vi risponderò com’è utile per voi, e tuttavia, afferrerete solo una conoscenza limitata. Eppure, quello che vi comunico è sufficiente per favi dare uno sguardo nel Mio eterno Piano di salvezza, e per informare e istruire altri uomini; è sufficiente affinché io riveli a voi stessi il Mio Amore, Sapienza e Onnipotenza. Ed Io aumenterò questa conoscenza, quanto più voi stessi progredite, quanto più sarete ricettivi alla Mia luce e alla Mia forza, perché la Mia meta è che voi diventiate perfetti come lo eravate in principio. E per questo è richiesta una conoscenza profonda, un sapere ampio del Mio operare e agire, della Mia Essenza e della vostra meta.
Voi uomini avete impiegato un tempo infinito per svilupparvi dall’abisso fino a quell’altezza che un’esistenza umana concede. È stato necessario un tempo immensamente lungo affinché si svolgesse questo sviluppo, su fino all’uomo, perché tutto poteva maturare solo in un legittimo Ordine verso l’alto, e le varie fasi non potevano essere superate arbitrariamente, ma dovevano svolgersi secondo il Mio eterno Piano di salvezza, per cui questo sviluppo verso l’alto richiedeva anche delle creazioni corrispondenti, il che per voi è espresso in termini di ‘tempo antecedente’.
L’impulso umano alla ricerca tenta di stabilire dei calcoli numerici rispetto alla durata di quel tempo antecedente, ma questo riesce solo in maniera molto limitata, perché si tratta di eternità, nelle quali si è svolto lentamente lo sviluppo verso l’alto dello spirituale, quindi anche il sorgere della Creazione, che voi come esseri umani potete ora contemplare. Sono stati spazi di tempo infinitamente lunghi, per cui la parola “delle eternità”, è la giusta espressione.
Il concetto di ‘tempo’ è cominciato solo quando la creatura “uomo” è stata chiamata da Me all’esistenza, perché prima, gli esseri viventi non erano dotati di ragione, nella misura in cui potessero pensare e dedurre autonomamente, e quindi vivere consapevolmente, così che per loro i concetti di ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’, divenissero afferrabili. Solo l’essere provvisto di intelletto e di libera volontà poteva essere designato come ‘uomo’, e aveva la facoltà di pensare al punto da poter ora appropriarsi di una certa conoscenza per vivere in base a questa conoscenza. E da quel tempo in poi si è potuto parlare di un cosciente sviluppo verso l’alto, in cui allo spirituale una volta caduto, è stata data la possibilità di ritornare definitivamente a Me.
La Creazione del primo uomo fu l’inizio di un’epoca di redenzione, in cui il libero arbitrio era decisivo, e non la Mia Volontà, come nel loro tempo antecedente, dove tutto doveva svolgersi nella legge dell’obbligo e uno sviluppo verso l’alto ne era l’inevitabile conseguenza. Ma ora sarete sollecitati a domandare da quanto tempo l’uomo vive già sulla Terra, intendendo sempre, l’uomo dotato di ragione, che decide di sé, e di cui voi stessi vi considerate i discendenti.
Il primo uomo che poté sostenere con piena responsabilità i propri pensieri e azioni, fu Adamo, anche se degli esseri simili erano già presenti su tutte le parti della Terra, i quali eseguivano spontaneamente già molte azioni, per cui si presuppone un pensare umano. E tuttavia essi erano solo spinti da intelligenze spirituali, e servivano da involucro allo spirituale che tendeva in alto, dunque, eseguivano nello stato dell’obbligo ciò che era necessario per lo sviluppo della Creazione come dimora per il futuro essere umano.
Essi erano sì, di specie umana, con istinti e pulsioni che irrompevano con estrema forza, ma dei quali tuttavia non potevano essere responsabili, perché contribuivano anche a far sì che dello spirituale diventasse sempre più libero, e in tal modo potesse incorporarsi nuovamente, e tutto serviva per preparare all’uomo una sfera adeguata in cui sostenere l’ultima prova di volontà. Quegli esseri simili all’uomo erano quindi già molto fortemente imparentati fisicamente con la forma, che Io tenevo pronta per l’uomo-Adamo, quando per gli spiriti originari caduti giunse il tempo in cui venne restituita loro la libera volontà per liberarsi definitivamente dalla forma.
Nelle trasmigrazioni antecedenti si era continuamente liberato dello spirituale, il quale era progredito costantemente con lo sviluppo di ciò che nello stato legato aveva promosso tutto lo sviluppo della Terra, e per questo spirituale era anche giunto il tempo in cui doveva decidersi liberamente. Questo fu l’inizio dell’epoca della redenzione, un’epoca che per voi uomini è significativa, perché da allora potevano essere usati la libera volontà e l’intelletto, e quindi l’essere poteva vivere una vita consapevole. L’inizio di quest’epoca è così remoto, e il tempo è così infinito, che voi uomini non potreste fare alcun calcolo al riguardo. Tuttavia, mediante la Mia Volontà, vi sono rimaste note le epoche più importanti con i loro avvenimenti, che avete calcolato in spazi di tempo per voi ben ordinati, ma che vi è del tutto indifferente sapere, per il vostro sviluppo.
Il numero infinito degli spiriti caduti ha richiesto un tempo infinitamente lungo per lo sviluppo verso l’alto, perciò non potete essere in grado di stimare il tempo antecedente, di conseguenza, anche l’incarnazione come ‘uomo’ deve aver luogo in innumerevole quantità, …e per questo ci vorranno delle eternità! Per voi uomini una ricerca su quest’epoca non darebbe alcuna possibilità di sondarne l’inizio, eppure, finché sarete imperfetti vi farete sempre delle idee, perché una tale ricerca è nella natura dell’uomo, anche se è limitata a tutto ciò che sta nel passato. E pur se l’uomo non ammette un limite per il tempo che è antecedente a lui, quindi rifiuta un ‘inizio’, gli sembra altrettanto impossibile la fine di un tempo!
Mentre il primo non è importante, il secondo è estremamente importante, perché l’uomo dovrebbe rivolgere tutta la sua attenzione a ciò che sta davanti a lui, cioè un’epoca di redenzione che sta volgendo alla fine, come prima, da tempo immemorabile. Il Mio Piano di salvezza perdura stabilmente, perciò non ci sarà mai una ‘fine’ nel senso dell’Opera di redenzione, dato che il numero infinito degli spiriti caduti necessita anche di un tempo infinitamente lungo per il loro ritorno, e che Io darò sempre a questi spiriti la possibilità di salire dall’abisso più profondo alla luce, a Me, …da Cui un tempo hanno avuto la loro origine! – Amen!
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