B. D. nr. 6396

(9. 11. 1955)

 

“Un Uomo nacque sulla Terra, per adempiere la missione: consentire a Me di rapportarMi agli uomini!”

 

(parla il Padre):

Quando Io discesi sulla Terra, essa era avvolta nella più profonda oscurità, ogni luce era spenta o impedita nella sua luminosità, e gli uomini erano in grande afflizione. Allora la Luce stessa discese sulla Terra, il Bambino-Gesù venne al mondo e iniziò il Suo cammino terreno, che terminò con l’elevazione sulla croce. Nacque il Salvatore, Colui che doveva redimere gli uomini dal peccato e dalla morte. Io stesso venni sulla Terra, Mi incorporai nell’Uomo-Gesù che volle adempiere una missione che solo ‘un Uomo’ poteva compiere, dovendo essere un Esempio per tutti gli uomini sulla Terra, a Cui anche loro potessero tendere, ciò cui era umanamente possibile.

Il Salvatore Gesù Cristo nacque in questo mondo, in un mondo di debolezza e imperfezione, in un mondo di peccati e vizi. Un’Anima pura, divina, il Figlio di Dio prese dimora nell’involucro di un Bambino, e quest’Anima, Gesù, ha percorso solo come Uomo, coscientemente, un cammino terreno in mezzo a quel mondo empio, che per conseguenza ebbe la completa fusione con Me, in modo che Io stesso potei prendere dimora in Lui. E il Mio Spirito risplendeva come la luce più luminosa attraverso l’Uomo-Gesù, ed Egli poté irradiare tutto ciò che Gli si apriva. E fu già il Bambinello-Gesù a dimostrare agli uomini la Sua missione divina, perché a volte attraverso questo Bambinello si manifestò il Mio Spirito, ma sempre e solo a coloro che non Mi avevano dimenticato, che portavano nel cuore la fede in un Dio e invocavano questo Dio per la salvezza, perché percepivano l’oscurità come una disgrazia e Mi invocavano per l’aiuto.

Io ho mandato Mio Figlio sulla Terra, perché volevo portare l’aiuto agli uomini, mettendoMi Io stesso in contatto con loro, spianando loro la via verso di Me, verso la Casa paterna. Ma come Dio non potevo entrare direttamente in collegamento con loro, perché la grande distanza Me lo rendeva impossibile. Perciò ho mandato Mio Figlio sulla Terra, un Essere strettamente unito a Me, che si è offerto volontariamente di servire come Mediatore, che quindi, volle portare la Luce dall’alto sulla Terra, e in tal modo illuminare una via che li conducesse dall’abisso verso l’alto.

Io ho mandato un Essere che era proceduto da Me e che era rimasto con Me, quando innumerevoli esseri si separarono volontariamente da Me, e diedi a questo Essere un involucro carnale per essere una dimora per Me stesso, non appena cominciò la missione dell’Uomo. Io ho certamente provveduto in anticipo a tutto, affinché questo involucro venisse al mondo, puro e senza macchia, ma la Sua anima doveva percorrere la stessa via sulla Terra come ogni altro uomo, e fin dall’infanzia Gli vennero poste le stesse esigenze.

Il Bimbo-Gesù crebbe in mezzo agli uomini, e in mezzo a uomini empi dovette mantenere puro il Suo corpo e combattere contro tutto ciò che Lo avrebbe contaminato, perché voleva diventare la Mia dimora, ed Io stesso potessi incorporarMi in Lui, e che Io lo potessi, fu la Sua Opera, la Sua Volontà e il Suo Amore per Me. Infatti, l’Amore era la luce che Egli portò sulla Terra, ma che doveva anche far divampare in Sé come una chiara fiamma, proprio com’è il compito di tutti voi: accendere la Scintilla dell’amore che riposa in voi e attizzarla continuamente a un ardore sempre più alto!

Una Luce irradiò sulla Terra, e questa Luce si cercò un Involucro umano. Per voi uomini nacque il Salvatore, perché ho avuto pietà dell’umanità che languiva nella più profonda oscurità, e da sola non poteva liberarsene. Il Mio Amore si prese cura degli uomini e mandò loro un Salvatore. Io stesso sono disceso sulla Terra, …per redimere voi uomini!Amen!

 

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