B. D. nr. 6513

(30. 03. 1956)

 

 Gesù ha espiato la colpa dell’umanità attraverso la croce

(il Venerdì santo)

 

(parla il Padre):

Prendere su di Me la sofferenza dell’umanità è stato indicibilmente difficile. Non c’è stata una sola cattiva azione che non abbia avuto effetto sugli uomini, e voi avreste dovuto soffrire in modo smisurato se aveste dovuto estinguere da voi stessi tutti i peccati che gravavano su di voi. L’antico peccato della ribellione contro Dio già da solo è stato così grande, che non sareste stati in grado di espiarlo, né nel vostro stato di relegati, né nello stato come esseri umani. Perciò ho preso su di Me ogni vostra colpa, Io ho assorbito l’effetto di ogni cattiva azione, ho caricato tutto sul Mio corpo umano, e questo, allora, ha espiato la vostra colpa attraverso la sofferenza e una morte estremamente dolorosa sulla croce.

Il Mio Amore Mi ha spinto ad aiutarvi, e tutto lo spirituale pieno di luce, tutti gli esseri originari creati che Mi sono rimasti fedeli, essendo colmi dello stesso Amore. Tuttavia, l’amore non permette che qualcosa si perda, l’amore non lascia nulla nelle tenebre, nelle avversità e nei tormenti. L’Amore stesso si è offerto per la salvezza, per l’estinzione della grande colpa. L’Amore stesso discese sulla Terra in un Essere colmo di luce e di amore. Tuttavia, ciò che ora doveva aver luogo sulla Terra, doveva avvenire in una Forma umana; l’Amore doveva rivestire un abito umano, Io stesso dovevo soffrire nella carne, e perciò ho preso dimora nell’Uomo-Gesù, il Quale era talmente privo di peccati e puro, che ho potuto manifestaMi in Lui.

E quest’Uomo-Gesù ha espiato la vostra colpa, quest’Uomo-Gesù ha preso sulle Sue spalle l’immenso peso dei peccati dell’umanità e, in tal modo, andò sulla croce. E anche se quella sofferenza disumana vi viene descritta continuamente, non la potrete afferrare in tutta la sua profondità, perché a questo vi impedisce l’imperfezione della vostra natura. Le Sue sofferenze furono incomparabilmente gravi, ed Egli lo sapeva già molto tempo prima, poiché era colmo del Mio Spirito, perché Io stesso ho preso dimora in Lui e perciò Lui sapeva anche tutto della Sua missione e anche della Sua morte sulla croce. La Sua Anima tremava e fremeva, perché Lui era un Essere umano, e la Sua divinità ottenuta tramite l’Amore Gli dava certamente forza, …ma non poteva diminuire la misura delle sofferenze!

Sulla croce è andato un Essere umano che ha voluto soffrire per i Suoi simili, per aiutarli. Infatti, quest’Uomo sapeva dell’incommensurabile sofferenza di coloro che venivano tenuti legati nell’abisso dal Mio avversario. Gesù sapeva che doveva essere portato un Sacrificio per riscattare le anime da quest’avversario. Gesù sapeva che la grande colpa dei peccati doveva essere espiata per soddisfare la Giustizia del Padre, il Quale non poteva accogliere nella Sua Casa nessun figlio, carico di quella colpa.

Lui volle riportare i Miei figli a Me, volle pagare il prezzo di riscatto per le anime, e dato che la colpa era enorme, anche il Sacrificio doveva essere insolitamente grande. E quindi, sapendo questo, l’Uomo-Gesù ha preso su di Sé l’immensa sofferenza, perciò ha lasciato accadere su di Sé ciò che nessun uomo, eccetto Lui, avrebbe sopportato. Egli percorse consapevolmente la via verso la croce, e soffrì indicibili tormenti, che alla fine terminarono con la morte più dolorosa sulla croce.

Misurare la grandezza dell’Opera di misericordia sull’umanità non è ancora possibile per voi uomini. Dovete solo, ricordarvi continuamente che Lui era del tutto senza colpa, ed ha sofferto per voi, cosicché, senza la Sua Opera redentiva, voi, dall’abisso, non avreste potuto ritornare mai più al Padre. Io stesso ero nell’Uomo-Gesù, Lo colmava l’Amore, senza il Quale non avrebbe mai più potuto compiere quest’Opera. Tuttavia, nelle ore più difficili del Suo percorso di sofferenza, Io ho dovuto restare in silenzio in Lui, perché doveva soffrire e morire l’Uomo, perché non doveva soffrire la Divinità in Lui, la Divinità non avrebbe potuto estinguere nessuna colpa senza l’espiazione secondo la Giustizia divina.

Quello che per voi uomini è ancora incomprensibile, in futuro lo potrete comprendere in tutta la sua profondità, e allora potrete anche prendere parte a questa più grande Opera della Misericordia. L’Uomo-Gesù stava nella vostra sfera con la Sua umanità, ed è per questo che la Sua Anima soffrì così terribilmente, dato che era discesa dall’alto, dal regno della luce, e guardò nell’oscurità più profonda, e fu oppressa dalle forze dell’inferno! Pertanto, l’Uomo-Gesù non ha sofferto solo fisicamente, ma ha dovuto subire i più profondi tormenti dell’Anima che aumentarono le Sue ulteriori sofferenze migliaia di volte. Tuttavia, …Lui ha portato a voi uomini la redenzione dal peccato e dalla morte! – Amen!

 

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