B. D. nr. 6548

(16. 05. 1956)

 

“L’effusione dello Spirito richiede prima il riconoscimento dell’Opera di redenzione di Gesù”

 

(parla il Padre):

Io effondo costantemente il Mio Spirito nel cuore di coloro che si aprono a Me, che hanno preparato il loro cuore affinché Io possa prendere dimora in loro, in coloro che Mi amano e vogliono avere una dimostrazione del Mio Amore per loro. «Io effondo il Mio Spirito su ogni carne!» [Gioele 2,28], ma deve precedere la redenzione tramite Gesù Cristo, affinché ora siate liberi dal Mio avversario, così che abbiate la forza e la volontà di formarvi in un vaso d’accoglienza per il Mio Spirito, ed Io stesso possa ora agire in voi.

Nella condizione di non redento, l’opera del Mio Spirito è impossibile, perché vi occorre un certo grado di maturità della vostra anima, che però non potrete mai raggiungere senza l’aiuto del divin Redentore, per cui dovete accogliere le grazie della Sua Opera di redenzione, il che significa, che allo stesso tempo vi diate a Lui stesso e Lo preghiate, affinché Egli voglia essere morto anche per voi, affinché siate privati del peso del peccato che vi tiene ancora incatenati al Mio avversario.

Se però siete liberati da lui, allora Io posso anche prendere possesso di voi, allora posso di nuovo far affluire in voi la forza del Mio Amore, come una volta, prima della vostra caduta; e allora posso anche effondere il Mio Spirito su di voi, posso parlare con voi e darvi la piena comprensione per tutto, posso illuminare il vostro pensiero, trasmettervi la forza in abbondanza, affinché possiate svolgere delle opere d’amore. Io posso dischiudervi una conoscenza che vi renderebbe capaci di istruire il vostro prossimo, posso iniziarvi nel Mio Piano di salvezza dall’eternità e darvi conoscenza di ciò che si trova dinanzi a voi; posso educarvi a diligenti operai nella Mia vigna e assegnarvi dei compiti che servono alla salvezza dei vostri simili.

Pertanto, posso parlarvi direttamente e poi voi potrete rimanere in costante contatto con Me, ed Io posso essere costantemente presente in voi. Io vi ho fatto questa promessa quando sono vissuto sulla Terra: che voglio rimanere con voi fino alla fine! Vi ho certamente lasciato fisicamente, sono asceso al cielo, ma vi ho inviato Colui che vi ho promesso: il Mio Spirito, il Consolatore, il Quale vi ricorda sempre di Me, il Quale, come allora, vi istruisce di nuovo come prima, e che, soprattutto, vi presenta il significato della Mia Opera di redenzione, perché nella vostra vita terrena la cosa più importante è questa: che riconosciate Lui, Gesù Cristo, che è morto per voi sulla croce, il Quale era l’Involucro nel quale Io stesso Mi sono incorporato, per redimervi dal peccato e dalla morte!

Chi non è illuminato dal Mio Spirito non afferrerà il profondo significato dell’Opera di redenzione. Tuttavia, ci saranno sempre degli uomini nei quali Io posso effondere il Mio Spirito, e perciò verrà esposta sempre la morte sulla croce di Gesù, la Sua Opera di redenzione non sarà mai dimenticata, perché il Mio Spirito l’annuncia sempre e costantemente, per indicare agli uomini Colui che è il vostro Redentore e al Quale devono darsi gli uomini, per liberarsi da quel potere che altrimenti vi terrebbe sempre legati.

«Io rimango con voi fino alla fine del mondo!» [Mt. 28,20]. Questo non si può intendere diversamente, se non, che Io rimango con voi nello Spirito, che Io stesso vi sono presente e Mi rivelo a voi. E voi tutti potete preparare i vostri cuori a dimora per Me, voi tutti potete servirMi come vaso d’accoglienza dello Spirito, perché voglio effondere il Mio Spirito su ogni carne, così che vi rendiate degni di ricevere Me stesso! – Amen!

 

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