B. D. nr. 7306
(13. 03. 1959)
Solo quando l‘anima rinuncia ai beni di questo mondo, opponendosi al corpo, otterrà il regno spirituale
(il Signore):
Non raggiungerete alcun successo spirituale se i vostri sguardi sono rivolti unicamente al mondo, perché tutto ciò che appartiene al mondo serve solo per il piacere del corpo, ma danneggia l’anima, piuttosto che esserle utile. L’anima può trarre vantaggio solamente dal regno che esiste in opposizione al mondo terreno, da quel regno dello spirito che appartiene a Me e contiene solo dei tesori spirituali, che Io vorrei distribuire e il cui beneficiario sarà sempre e solo l’anima, ma non il corpo dell’uomo. «Il Mio regno non è di questo mondo!». Io ho tracciato del tutto apertamente un confine, ho sottolineato che il Mio regno non ha nulla in comune con questo mondo, perché sono due regni del tutto differenti, i cui beni li desidera e li riceverà l’anima oppure il corpo, secondo la volontà dell’uomo, che deve determinarlo nella vita terrena.
Tuttavia, l’anima potrebbe affermarsi con i suoi desideri, poiché, come il corpo comunica i suoi desideri, così anche l’anima può manifestare i suoi, e quanto più forte lo fa, tanto più si deciderà la sua volontà. Se invece l’anima cede, il corpo ottiene il predominio e si prende nel mondo terreno tutto ciò che gli sembra desiderabile e che adempie i suoi sensi. Allora l’anima resta vuota, perché da quelle cose mondane non può registrare nessun progresso soddisfacente o spirituale, e per l’anima è perduto il tempo che è stato impiegato per soddisfare il corpo.
Sono due regni differenti, il Mio regno e il mondo terreno, così come sono differenti i loro beni, che vengono distribuiti secondo il desiderio, imperituri gli uni e perituri gli altri. Eppure, questi ultimi vengono desiderati perché circuiscono i sensi dell’uomo e rendono debole la sua volontà. Invece i beni spirituali la fortificano, se solo una volta sono desiderati e ricevuti seriamente. Allora cresce la forza della volontà e il desiderio nel cuore dell’uomo, e i beni del mondo perdono il loro fascino. Così l’uomo è salvato per quel tempo e per l’eternità.
Ma anche i primi passi nel regno spirituale sono così estremamente difficili per l’uomo, finché il mondo terreno gli sta ancora così afferrabile davanti agli occhi, e in questo mondo lui può esaudire i suoi desideri. Se però un giorno, nel regno spirituale, questo passo sarà fatto seriamente, allora le luci dal mondo terreno impallidiranno e la chiara luce dal Mio regno comincerà a risplendere e diffonderà uno splendore sempre più chiaro.
Allora l’anima stessa si prenderà la luce e la forza, e vorrà ritornare sempre più raramente nell’ambito terreno, benché viva ancora sulla Terra, ma dimorerà (mentalmente) più spesso nel Mio Regno della luce e della beatitudine. Ed è da questo Regno che riceverà dei tesori che non potrà più perdere, che la seguiranno nell’eternità, e maturerà durante il suo percorso terreno, perché la sua forza aumenterà costantemente e potrà lavorare con sempre maggiore fervore al suo perfezionamento, lasciando indietro il mondo terreno per amore del Mio Regno, …che non è di questo mondo! – Amen!
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