B. D. nr. 8038

(11. 11. 1961)

 

L’effusione dello Spirito prima della morte sulla croce di Gesù non poteva avvenire

 

(parla il Padre):

Dovete ricevere chiarimenti su tutto ciò che muove i vostri pensieri, perché la confusione porta facilmente a falsi pensieri, e i Miei devono procedere sempre nella verità e gioire di questa. Io devo indicarvi sempre che solo dopo la Mia morte sulla croce è diventato possibile l’agire del Mio spirito in voi uomini, perché prima non era ancora spezzato il potere del Mio avversario, poiché lui vi aveva precipitato nell’oscurità spirituale, finché aveva ancora del potere su di voi. Questo è così facile da capire perché l’apostasia da Me ha avuto per conseguenza l’offuscamento dello spirito, avendo respinto la luce del Mio Amore, e perciò avete perduto ogni conoscenza.

Fu attraverso questo peccato originario che venne creato il regno dell’oscurità, e solo con la morte sulla croce di Gesù Cristo fu spezzato il potere di colui che aveva causato l’oscurità. L’operare del Mio spirito nell’uomo poté quindi essere possibile solamente quando ebbe luogo questa redenzione attraverso Gesù Cristo, quando l’uomo divenne libero dal Mio avversario. Solo allora la Mia luce poté irradiare di nuovo negli uomini e illuminare il loro spirito. Pertanto, l’uomo deve accettare nella libera volontà le grazie dell’Opera di redenzione, e ciò richiede il riconoscimento dell’Opera di redenzione e il riconoscimento di Me stesso in Gesù.

È necessaria una fede viva, perché una conoscenza morta su Gesù Cristo e sulla Sua Opera di redenzione non può essere valutata come ‘fede’. L’uomo stesso deve riconoscersi gravato dalla colpa, deve conoscere la sua colpa originaria e credere vivamente che Gesù ha sofferto ed è morto sulla croce sotto indicibili dolori e torture a causa di questa colpa, e inoltre, deve desiderare di appartenere a coloro per i quali l’Uomo-Gesù ha versato il Suo sangue sulla croce. La viva fede in ciò è essenziale, anche per trovare il perdono della sua colpa, che rende possibile il distacco dal Mio avversario e, da ciò, anche l’agire del Mio Spirito.

La remissione dal peccato originario è stata realizzata attraverso la morte sulla croce, ma in precedenza gravava sull’intera umanità, e prima della morte sulla croce di Gesù nessuna anima è entrata nel Regno della luce, anche per quegli uomini che sulla Terra conducevano una vita nella Mia Volontà. Nondimeno, il loro soggiorno nell’aldilà era libero da tormenti e da una relegazione terrena; essi vivevano in armonia e in attesa di Colui, di Cui sapevano che sarebbe venuto a prenderli con Sé nel Suo Regno della luce e della beatitudine, perché a loro sulla Terra era stato annunciato il Messia, e la loro fede incrollabile aveva procurato loro la conoscenza della Sua missione.

Questo perché a loro erano anche associati degli esseri di luce che percorsero volontariamente il passaggio attraverso l’abisso per raggiungere la figliolanza di Dio. Questi esseri di luce non essendo aggravati dalla colpa originaria, in loro poteva agire il Mio spirito, perché, pur passando attraverso l’oscurità, non erano esposti al potere del Mio avversario, e la loro pienezza di luce trasmetteva loro anche la conoscenza del Messia in arrivo, e quindi potevano anche agire sui loro simili ed essere attivi sulla Terra per la loro benedizione.

Tali esseri, anche dopo la loro morte ritornarono nel Regno della luce che avevano lasciato liberamente per aiutare gli uomini sulla Terra e annunciare loro il Redentore in arrivo, per adempiere la profetica missione che presupponeva l’Opera del Mio spirito, una missione che poteva essere adempiuta solo da tali esseri di luce, oppure da uomini spinti dal Mio Spirito a pronunciare ciò a cui li spingeva interiormente il Mio spirito, cosa che però non è da scambiare con ‘l’operare del Mio spirito nell’uomo’, che fu possibile solo dopo la Mia morte sulla croce.

CredeteMi, che tutto deve svolgersi secondo la Legge dell’eterno Ordine, e che il peccato primordiale degli esseri una volta caduti fu una trasgressione contro il Mio Ordine eterno, che in questo stato non è possibile nessun operare divino, se Io stesso non voglio trasgredire contro la Mia Legge. E questo non accadrà mai, perché Io sono e rimango eternamente immutabile.

Tuttavia, ho sempre conservato il collegamento con il regno oscuro attraverso dei mediatori, attraverso uomini le cui anime sono discese dall’alto sulla Terra per irradiare luce su Mio incarico, e per coloro che hanno accettato la luce, anche per loro il percorso terreno come esseri umani è diventata benedizione, avendo riconosciuto il divin Redentore anche nel regno dei defunti e sono entrati come redenti nel Regno della luce e della beatitudine, quando fu compiuta l’Opera di redenzione, quando fu estinta la colpa del peccato dell’intera umanità e poi fu libera la via verso di Me! – Amen!

 

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