B. D. nr. 8334
(21. 11. 1962)
Chi era Abedam?
(un personaggio nell’Opera “Il Governo della Famiglia di Dio” dettato a Jakob Lorber)
(il Signore):
Questo è un problema difficile da farvelo comprendere, perché si tratta di avvenimenti che si sono svolti sulla Terra in un tempo nel quale esisteva il legame degli uomini con Me ancora molto di più che nel tempo attuale (1962), perché per l’educazione degli uomini, molti amorevoli spiriti di luce dimoravano tra di loro, in parte anche incarnati come uomini, e in parte scendevano direttamente dall’Alto nell’essenza spirituale, ma visibili agli uomini come esistenti altrettanto fisicamente, che però si trattenevano ininterrottamente solo per un breve tempo sulla Terra, per fortificarli e far divampare in loro l’amore per Me, per il loro Dio e Padre dall’eternità.
Tutti questi esseri di luce erano irradiati dalla forza del Mio Amore, quindi avevano luce e forza in abbondanza e le irradiavano anche sugli uomini, affinché questi li riconoscessero come qualcosa di soprannaturale e fossero felici di poter dimorare nella loro vicinanza. Sicuramente, a quel tempo lo stato spirituale degli uomini era altresì altrettanto conflittuale come adesso, poiché il peso del peccato originale li teneva ancorati a terra, così da soccombere continuamente verso gli istinti inferiori, e tuttavia, anche durante la loro vita terrena dovevano maturare così tanto; però, dopo la loro morte non potevano entrare nel regno degli spiriti inferiori, bensì potevano essere accolti in un luogo di attesa (limbo?), affinché conducessero un percorso di vita timorati di Dio durante la vita terrena, e per questo veniva anche dato loro l’aiuto in ogni modo.
Perciò ho inviato ripetutamente degli esseri di luce, cioè spiriti primordiali non caduti che, in mezzo agli uomini, li istruivano e li inducevano a conoscere la Mia Volontà. E quelli che adempivano la Mia Volontà, risvegliavano in sé anche l’amore per il loro Dio e Creatore, e l’amore attirava anche Me quale eterno Amore. Tuttavia, Io stesso, come ‘Amore’, non ero un Essere immaginabile per gli uomini, però Mi potevano percepire; la Mia Parola risuonava verso coloro che avevano risvegliato in sé l’amore, e quindi talvolta Mi potevano percepire anche i patriarchi, quando era necessario che a loro dovevano essere impartiti consigli sulla loro conduzione di vita. E allora scesero sulla Terra anche degli esseri di luce che assunsero una forma umana; ed attraverso di loro, Io, il Padre, quale l’eterno Amore, potevo esprimere Me stesso.
Quindi, questa Mia presenza sulla Terra non era una ‘umanizzazione’, non era una ‘personificazione’ del Mio Essere primordiale in un uomo, bensì, …era e rimase sempre e solo un avvenimento puramente spirituale, in cui l’eterno Amore, il ‘Generatore’ di tutti gli esseri creati, si è rivelato agli uomini in una forma spirituale temporaneamente visibile, vale a dire, che potevano percepire la Sua Parola, oppure anche, che questi esseri di luce lasciavano parlare in sé l’Amore, cosicché la Parola che si originava in Me, si esprimeva udibile agli uomini attraverso degli esseri spirituali colmi d’amore.
Così il “Padre” si rivolgeva agli uomini come anche adesso emana da Me il flusso dell’Amore che i supremi esseri di luce ricevono e trasmettono; solo che quegli esseri di luce scendevano sulla Terra e si rendevano visibili agli uomini mediante la loro volontà e la loro forza, dato che per loro era possibile tutto, come lo è per Me, poiché stavano nella Mia Volontà ed erano sempre e solo gli esecutori della Mia Volontà. E questi esseri rimasero anche non visibili agli uomini, mentre Gesù nel Quale Mi sono incarnato come Uomo, è stato visibile a tutti sulla Terra e lo rimase anche fino alla Sua morte, e anche dopo la Sua morte è e rimane l’Essere che è diventato il Dio visibile per tutte le Mie creature.
Questo Atto della “incarnazione di Dio” in Gesù, è e rimane unico, sebbene dapprima Io stesso, quale l’eterno Amore, sono stato spesso presente presso gli uomini, ma considerato che l’umanità stava ancora sotto il peso del peccato originale, non potevo incarnarMi in nessuna forma, bensì, Mi scelsi una forma dalla Mia Volontà, che però poteva essere sempre e solo la veste spirituale di un altissimo essere di luce1, mentre l’Uomo-Gesù è venuto al mondo senza peccato originale ed ha spiritualizzato completamente il Suo corpo umano attraverso l’Amore e la sofferenza, e perciò ha potuto diventare per Me la Dimora, in modo che si potesse parlare di una “incarnazione”, di una manifestazione del Mio Spirito dell’Amore in Gesù, della “incarnazione di Dio”.
Il Padre parlava certamente da quegli alti esseri che sono scesi fino ai primi uomini, poiché questi esseri offrivano sempre e solo la Mia Parola che ricevevano direttamente da Me attraverso l’irradiazione dell’Amore, e quindi tramite loro parlava il Padre, come ancora oggi parlo Io stesso attraverso uno strumento scelto da Me, la cui colpa originale è stata cancellata tramite l’Opera di redenzione di Gesù, che però non è comunque da rivolgersi come a Dio, come al Padre stesso.
Comprendete che la Parola sono Io stesso, e che la Parola testimonia anche sempre il Padre, ma che l’involucro attraverso il quale risuona la Parola sarà solo un ‘mediatore’ del Padre a Suo figlio, mentre l’Uomo-Gesù attraverso la Sua Opera di redenzione e come purissimo Spirito primordiale ha potuto accogliere Me stesso in tutta pienezza, perché ora anche gli uomini ‘redenti’ potevano contemplarMi, mentre prima, per le creature ancora non redenti era impossibile una contemplazione di Me stesso.
Perciò non rimasi visibile nemmeno a loro come Figura di luce. Io volli sempre e solo aiutare coloro il cui cuore era disposto ad amare, affinché raggiungessero almeno il grado sulla Terra per poter entrare nel Regno antistante, dove rimanere fino all’Opera di redenzione di Gesù, e poi, portarli con Me nel regno della luce e della beatitudine dopo la Mia crocifissione. In Gesù Io stesso sono diventato Uomo, poiché Gesù aveva un involucro visibile che Egli stesso, nondimeno, ha spiritualizzato, ma che doveva rimanere visibile per le Mie creature, per poterMi contemplare nel Mio regno.
E quindi vi basti questa spiegazione: il Mio Amore paterno è stato certamente sempre con gli uomini, laddove questi si formavano in modo tale da non mettere più in pericolo la loro esistenza con il Mio Amore; ma questo Mio Amore era sempre tenuto nei limiti in quelle forme che certamente racchiudevano la Mia Sostanza originaria, poiché loro stessi erano esseri spirituali che Mi appartenevano e che si rendevano visibili agli uomini solo in modo limitato, come era la Mia Volontà. Nondimeno, essi portavano agli uomini la dimostrazione di Me stesso, portavano loro la Mia Parola, ma la Parola stessa non era ancora diventata carne, cosa che accadde solamente in Gesù, nel Quale Io stesso ho compiuto l’Opera di redenzione per liberare gli uomini dal peccato e dalla morte! – Amen!
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1 – Ulteriori accenni sulla figura di Dio che si presentava agli uomini del Vecchio Testamento possono essere compresi come rivelato a Franz Schumi nel 1900 nel libro “La Teosofia cristiana” cap. ,15/V.
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