B. D. nr. 8353

(12. 12. 1962)

 

“Io mandai sulla Terra un Essere di luce, Mio Figlio, che si offrì per compiere l’opera di redenzione!”

 

(parla il Padre):

Io discesi sulla Terra dalle luminose altezze per portare la Mia luce nell’oscurità! Infatti, il Sole dello spirito era tramontato, nessun raggio di luce illuminava l’oscura notte, e gli uomini erano nella più grave afflizione. E quelli che riconoscevano quella loro afflizione, gridavano a Me per l’aiuto, invocavano per un Salvatore che li liberasse, perché solo questi pochi non erano ancora del tutto catturati dal Mio avversario. Essi vivevano una vita d’amore e non avevano ancora perduto del tutto il legame con Me, e perciò si rivolgevano a Me nella loro afflizione, affinché volessi inviare loro un Salvatore.

E così mandai Mio Figlio sulla Terra!

Uno Spirito di luce che era proceduto dal Mio Amore e che Mi era rimasto fedele quando la schiera degli spiriti originari si era allontanato da Me, Mi si offrì per un’Opera unica, ma che avrebbe portato salvezza all’intera umanità. Egli discese sulla Terra e prese dimora in mezzo agli uomini, e cominciò come tutti gli altri uomini il suo cammino terreno, ma avendo preso su di Sé una grande missione: preparare Se stesso, cioè il Suo involucro terreno, affinché potesse servire a Me come dimora! Infatti Io stesso volevo prenderMi cura delle Mie creature, perché Io stesso volevo estinguere la loro grande colpa, che essi avevano preso su di sé nella loro libera apostasia da Me.

Questo Essere di Luce, un Figlio del Mio Amore, si offrì di compiere come Uomo per Me quest’Opera d’espiazione, e prese dimora nel Bimbo-Gesù come Anima e cominciò il Suo cammino terreno, che sarebbe stato così insolitamente sofferto, perché anche il Suo corpo terreno doveva spiritualizzarsi, per servire come dimora a Me stesso come eterno-Amore. Già alla Sua nascita l’ambiente poté riconoscere che quel Bambinello era il Messia promesso, perché a volte la Sua immensa pienezza di luce Lo compenetrava, e si manifestava in eloquenti discorsi del Bambinello. Tuttavia, la Sua Anima fu insolitamente oppressa dal Mio avversario, che spinse tutto lo spirituale che gli apparteneva ancora, a prendere possesso del Suo corpo, in modo che il corpo mediante queste influenze fosse esposto a fortissime tentazioni, contro le quali l’Uomo-Gesù dovette combattere, per non soccombere.

L’Amore in Lui Gli diede questa forza per resistere, ma dovette combattere in modo insolito, e il suo intero percorso terreno fu una vera Via Crucis, che Egli prese liberamente su di Sé per amore dei Suoi fratelli caduti, di cui conosceva la loro grande afflizione. La Sua vita fu un continuo servire nell’amore, e dato che Io stesso sono l’Amore, potevo essere in Lui e provvederLo di forza per adempiere la Sua missione: compiere l’Opera d’espiazione per la grande colpa degli uomini!

Egli era Mio Figlio, Egli era un’Anima di luce, che ha trovato sulla Terra la completa unione con Me, che ha compiuto l’Opera di divinizzazione che è la meta di ogni essere creato da Me: diventare da ‘creatura’ a ‘figlio Mio’! Solo così, nella libera volontà, un figlio può entrare completamente nella Mia Volontà, e così può raggiungere il massimo grado della perfezione. Gesù era uno Spirito originario non caduto, e tuttavia, doveva avvenire nella libera volontà questa divinizzazione, affinché si producesse un cammino attraverso la vita terrena, un percorso da portare a termine attraverso l’abisso.

E quindi anche la Sua anima doveva essere esposta a tutte le oppressioni da parte del Mio avversario, perché lui voleva possedere anche la Sua anima, che non aveva potuto portare alla caduta. E dato che la Terra era il suo regno, quindi il regno dello spirituale caduto, anche l’anima di Gesù è stata esposta a tutti gli istinti e oppressioni luciferine, e l’Uomo-Gesù dovette prestare loro resistenza, Egli doveva, nonostante tutte le tentazioni, stare dalla Mia parte come suo Padre dall’eternità, Egli dovette fare di Me stesso il Suo co-Combattente, e lo ha fatto, chiedendo continuamente il Mio Amore, e lo riceveva attraverso il Suo agire nell’amore, perché l’Amore non si nega, e il grande Amore dell’Uomo-Gesù Mi ha attirato in modo ultrapotente. Ed è grazie a questo Amore, poiché l’Amore, in sé, è forza, che Egli poté resistere ed eseguire l’Opera di redenzione fino alla fine.

In verità, all’umanità fu inviato il Salvatore, e il Messia venne com’era stato annunciato molto tempo prima. La Luce discese sulla Terra per illuminare i cuori degli uomini, che Lo riconobbero, che riconobbero in Lui Me stesso, Colui che voleva portare agli uomini la salvezza dal peccato e dalla morte. …E la Luce squarciò le tenebre. In Gesù sorse un Combattente contro il Mio avversario, che lo ha vinto, perché la Sua Arma era l’Amore, e contro l’Amore il Mio avversario combatte invano; egli soccomberà sempre all’Amore, perché Io stesso sono l’Amore, ed Io sono davvero più forte di colui che vi ha precipitato una volta nell’abisso! – Amen!

 

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