B. D. nr. 8362 a/b

(24/25. 12. 1962)

 

“Nella Notte Santa nacque il Bimbo-Gesù, in cui Io stesso ho potuto incorporarMi per celarMi all’umanità”

 

(parla il Padre):

Io stesso sono venuto da voi perché avete bisogno di Me nella vostra grande afflizione spirituale. Io sono sceso sulla Terra, sono entrato nel regno dell’oscurità e ho portato una Luce chiaramente splendente, perché Io stesso ero la Luce dall’eternità che irradiava costantemente l’oscurità con il Suo splendore. E perciò Io presi la forma di un Uomo, perché solo come Uomo ho potuto compiere ciò che significava per voi la salvezza dalla grande afflizione. E quest’Uomo era il Bimbo-Gesù che vi nacque nella Notte Santa, poiché questo Bambinello fu generato dalla Mia Potenza e Amore, puro e senza peccato, e perciò poteva accogliere anche Me stesso in Sé come l’eterno-Amore.

La Sua anima era un Anima di luce che doveva servirMi anche come dimora, affinché potessi celarMi solo in un contenitore puro, altrimenti il Mio Amore non avrebbe potuto risplendere nella Sua luminosa luce. Il Bambinello era colmo dello Spirito dell’Amore, perché la Sua anima portava l’Amore sulla Terra. Egli era uno Spirito originario non caduto, che non si è chiuso all’Amore stesso che Lo irraggiava da Me costantemente, e questo Amore non ha rinunciato a questo Spirito originario quando si è incorporato nel Bimbo-Gesù, ma ha solo smorzato la Sua raggiante pienezza di luce per non irraggiare gli uomini con una luminosità che non avrebbero sopportato a causa del loro stato imperfetto.

Alla Sua nascita accaddero cose insolite, che dimostrarono agli uomini colmi d’amore che il Messia promesso era venuto al mondo. Ma solo pochi Lo riconobbero, e il Bimbo-Gesù iniziò il Suo percorso terreno come ogni altro uomo, perché la missione che doveva compiere, non doveva in alcun modo esercitare una costrizione di fede sugli uomini, perché Egli (Gesù) doveva indicare loro solo la via che ogni uomo deve prendere per risalire dall’abisso alla luce. Tuttavia, l’Amore agiva a volte in modo ultrapotente nel Bimbo-Gesù, perché l’Amore ero Io stesso, avendo scelto quell’involucro umano per compiere la più grande Opera di misericordia per l’umanità empia, che però doveva compierla un Uomo che fosse capace di soffrire, per espiare la colpa originaria della caduta degli esseri da Me.

Pertanto, Io stesso discesi sulla Terra e Mi sono incorporato in quell’Anima di luce che volle percorrere volontariamente un cammino terreno per servire Me stesso come dimora.

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(25. 12. 1962)

Già molto tempo prima era stato annunciato agli uomini il Messia attraverso veggenti e profeti, e gli uomini che Mi erano ancora devoti nell’amore, aspettavano Lui con nostalgia e furono costoro che Lo riconobbero presto nel Fanciullo-Gesù, che riconobbero la Sua insolita sapienza e compresero che Io Lo avevo mandato loro, per portare loro la salvezza.

Eppure, Gesù attraverso la Sua straordinaria forza e sapienza non doveva fare nessuna costrizione agli uomini. E perciò a volte irrompeva la Sua chiara luce d’Amore e il Mio Spirito si manifestava attraverso di Lui, ma per ritirarsi sempre, e l’Uomo-Gesù continuò a vivere come ogni altro uomo, perché doveva vivere per loro la vita per dare l’esempio, così che anch’essi la dovessero condurre similmente, se volevano staccarsi dal Mio avversario, che era da vincere solo attraverso e con l’amore. E poiché l’Anima, anche se discesa dal Regno della luce doveva ora muoversi in mezzo al mondo luciferino e anche il corpo era fatto di sostanze spirituali non mature, per l’Uomo-Gesù fu una dura lotta rimanere Vincitore contro tutte le tentazioni che il Mio avversario impiegava per portarLo alla caduta.

E Gesù non rinunciò all’Amore, la Sua anima era colma d’Amore per Me, Suo Dio e Padre dall’eternità, che quindi era anche colmo di forza e luce, e perciò operava miracoli e poteva istruire i Suoi simili in tutta la Sapienza. Il Suo corpo, tuttavia, gli imponeva sempre delle restrizioni umane, finché non fu ancora completamente maturo, per cui, Lui utilizzò il Suo percorso terreno finché non compì la vera Opera di redenzione che terminò con il Suo soffrire e morire sulla croce. Il Suo corpo si era già quasi spiritualizzato attraverso la Sua vita d’amore, ma prese su di Sé la Sua morte sulla croce come Uomo debole.

Egli rinunciò volontariamente a ogni divina forza dell’Amore per le ultime ore della Sua Opera di misericordia, per soffrire e morire indicibilmente solo come Uomo, e così, estinguere attraverso la più grande Opera d’espiazione di tutti i tempi, la grande colpa originaria dell’intera umanità! Fu solo il Suo Amore che Lo spinse a quest’Opera, e questo Amore ero Io stesso. Ma voi non lo comprenderete per l’eternità, a meno che anche non diventiate voi stessi amore, come lo eravate in principio.

Solo allora comprenderete l’essenza dell’Amore, solo allora saprete il perché Io stesso devo essere riconosciuto da voi come il vostro Redentore dal peccato e dalla morte, e allora comprenderete anche, il perché Gesù ed Io siamo ‘Uno’, perché ‘Dio’ vi può essere immaginabile solo in ‘Gesù’, e comprenderete il perché un ‘Uomo’ doveva compiere quest’Opera di redenzione sulla Terra, perché un’espiazione per una colpa così immensa come la vostra antica apostasia da Me, poteva essere compiuta solo da un Uomo che fosse colmo d’amore, nel Quale Io – come eterno-Amore – potevo prendere dimora, come Lo è stato l’Uomo-Gesù.

Fu veramente un unico Atto, e l’effetto di questo Atto di grazia non finirà mai, in modo che tutto lo spirituale una volta caduto possa trovare la sua completa redenzione, perché Gesù è morto sulla croce per tutti gli uomini del passato, del presente e del futuro, e non è più necessaria per l’eternità un altra espiazione per quella grande colpa, ma sarà sempre ed eternamente necessaria la libera volontà dell’uomo stesso per trovare la redenzione dalla sua colpa.

Quando il Bimbo-Gesù è venuto al mondo, cominciò la lotta con il Mio avversario, che fino allora teneva incatenato tutto lo spirituale caduto. Invece Gesù sciolse le catene e gli svincolò le anime che nella loro afflizione si rifugiarono in Lui, approfittando della Sua Opera di redenzione, e perché volevano liberarsi dall’avversario. E sono ritornate a Me le prime anime, i primi spiriti primordiali una volta caduti ritornarono di nuovo come ‘figli’ nella Casa del Padre, che una volta avevano abbandonato volontariamente, perché l’Uomo-Gesù aveva pagato la colpa con la Sua morte sulla croce, e ogni anima che da allora Lo riconosce, che riconosce in Lui il loro Dio e Padre, diventò libera, …essendo Egli morto sulla croce per l’umanità! – Amen!

 

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