B. D. nr. 8586 a/b

(13/14. 08. 1963)

 

Il corpo dell’Uomo-Gesù fu influenzato dallo spirituale impuro come qualunque altro corpo

L’avversario tentò di tutto per indurLo al peccato, ma non vi riuscì!

 

(parla il Padre):

Per Me, come vostro Dio e Creatore, nulla è impossibile! Ciò che Io voglio, accade; e quello che voglio creare, sta già davanti a Me come pensiero eseguito. A Me non sono posti dei limiti, né nelle idee, né nelle opere realizzate, siano queste di sostanza spirituale o terrena, poiché, alla fin fine, tutto è spirituale, non importa se davanti ai vostri occhi si trovano delle creazioni terrene o spirituali, ma come questa sostanza è costituita in sé, lo posso giudicare unicamente Io stesso. Io solo so se essa è dello spirituale una volta caduto da Me che si è indurito in solida materia, oppure se è forza spirituale irradiata direttamente da Me che ha assunto una forma secondo la Mia Volontà. Perché Io posso trasformare o modellare ogni forza in opere create di ogni genere.

Io posso anche conferire alla forza irradiata direttamente da Me certe caratteristiche che appartengono allo spirituale una volta diventato empio, quando esso, come forma finale, come corpo umano, racchiude in sé un’anima allo scopo del suo perfezionamento. Un corpo generato da Me, che è dello spirituale non diventato peccaminoso, può trovarsi comunque in uno stato di debolezza tramite la Mia Volontà, oppure avere in sé delle caratteristiche che sono attaccabili come a ogni altro corpo, se questo serve a un determinato scopo.

Tutto è nella Mia Volontà e nella Mia Potenza, ma tutto ciò che è puro, divino, sarà sempre influenzato e messo alla prova dal legame con il mondo, con la materia, che è lo spirituale impuro, e subirà delle pressioni, e poiché l’Opera di redenzione di Gesù era una missione d’importanza straordinaria, le forze avverse e impure erano particolarmente all’opera nell’agire sul puro divino, sulla forma esteriore di Gesù. Questa irradiazione di forza divina-spirituale che si manifestava nel Suo corpo, non agiva in modo tale da distruggere tutto ciò che era avverso oppure da impedirne l’azione; piuttosto, si accontentava di opporre resistenza allo stesso modo come ogni altra forma esteriore corporea, così da addolcire lo spirituale che Lo assaliva, e quindi affrontare la stessa lotta contro tutte le tentazioni. Infatti, l’Uomo-Gesù voleva vivere una vita d’esempio per il prossimo, che tutti avrebbero dovuto condurre per liberarsi dalle forze dell’oscurità.

Non si può negare che il corpo di Gesù fosse di materia terrena, ma questa materia terrena era un’Opera del Mio Amore, Sapienza e Potenza; Lui non era uno spirito caduto dal quale era stata presa questa sostanza, ma una forza proceduta da Me che si era raddensata attraverso la Mia Volontà in una forma, che però non poneva per nulla dei requisiti meno duri all’Uomo-Gesù, perché non appena la Mia forza giunge sulla Terra dove quindi dello spirituale perfetto giunge nel regno del Mio avversario, questo spirituale perfetto viene oppresso dalle sostanze non-spirituali. Tutte queste sostanze si aggrapparono anche all’anima di Gesù e dovevano essere redente, e presero subito possesso del Suo corpo, che da allora dovette lottare per non soccombere, ma Lui non doveva usare la Sua forza sovrumana, dovendo servire agli uomini come esempio, e perciò all’Uomo-Gesù non fu concesso un vantaggio tramite un’insolita forza.

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(14. 08. 1963)

Egli doveva essere costituito come un essere umano come tutti gli altri uomini, e anche il fatto che il Suo corpo era un prodotto della Mia forza, non Gli apportò nessun vantaggio nei Suoi sforzi alla divinizzazione. Per la Sua anima era soltanto una catena che la tormentava infinitamente, perché essa proveniva dalla libertà e dalla luce più chiara, e dovette prendere dimora nelle tenebre. E questa oscurità assalì anche il corpo e gli preparò dei tormenti che la Sua anima percepiva, ma non potevano essere comunque risparmiati al corpo. Infatti, come conseguenza del Suo Amore, Gesù riconobbe tutte le correlazioni e si arrese al Suo destino, che Lui previde precisamente, e già per questo dovette tollerare indescrivibili tormenti.

L’assoluta divinizzazione poteva essere procurata solamente da insolite sofferenze e da un eccesso d’amore. E a questo contribuì già il dimorare in un corpo puro, senza peccato, e con un’Anima dal Regno della luce, ora nel reame del principe dell’oscurità; perciò dovette difendersi costantemente contro di lui e contro le sue forze, che tentarono di tutto per indurre al peccato anche il Suo corpo, per precipitare nella colpa anche l’Uomo-Gesù, cosa che però non gli riuscì.

La lotta fu dura, e tuttavia, l’Uomo-Gesù la superò, e diede a tutti gli uomini la prova che attraverso l’amore essi possono conquistare la forza per resistere a tutti gli attacchi da parte dell’avversario; e inoltre, attraverso la Sua morte sulla croce, Egli conquistò per tutti gli uomini una volontà rafforzata, in modo che sia possibile per tutti gli uomini liberarsi dalle catene del loro carceriere, così che non siano esposti all’avversario, ma abbiano in Gesù Cristo un aiuto al Quale possono affidarsi, Colui, come Uomo, che li comprende bene e li strapperà davvero dal potere dell’avversario, se Glielo chiedono.

Infatti, Egli sa come lui opprime il vostro corpo per impedire la maturazione della vostra anima. Egli sa che la lotta nella vita terrena è difficile, perché il corpo è ancora parte dell’avversario che non vuole liberarlo, ma Gesù ha portato il sacrificio sulla croce per voi, affinché possiate diventare liberi; Egli vi ha redento con il Suo sangue, …affinché siate liberi da tutti i peccati! – Amen!

 

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