B. D. nr. 8707 a/b

(24/25. 12. 1963)

 

In Gesù entrò un’Anima di luce, un Essere che era rimasto con Me quando gli spiriti si allontanarono da Me

Gesù si offrì volontariamente di vivere sulla Terra come Uomo e compiere l’Opera d’espiazione

 

(parla il Padre):

Con gratitudine e gioia dovete pensare alla Mia venuta sulla Terra, perché per voi è stato un atto di immenso Amore e Misericordia, per voi sorse una luce che doveva illuminarvi la via dall’oscura notte dello spirito, per voi uomini si è compiuto un periodo della più profonda disperazione, per voi è iniziato un nuovo periodo di sviluppo! Vi è stata preparata la via per condurvi a Me, e l’Uomo-Gesù ha vissuto d’esempio questa via per voi, Suoi fratelli caduti, poiché voleva riportare i Miei figli che già da un’eternità erano lontani da Me e languivano nella più profonda infelicità.

Nell’involucro umano di Gesù entrò un’Anima di luce, un Essere una volta irradiato da Me, che Mi era dedito nell’amore che era rimasto con Me quando l’esercito di spiriti creati all’origine si erano allontanati da Me. Quest’Anima si celava nel Bimbo-Gesù, e miracoli su miracoli testimoniarono già alla Sua nascita lo Spirito divino che dimorava in questo Bambinello. Eppure, l’Uomo-Gesù dovette, come ogni altro uomo, iniziare la Sua vita terrena: nacque da Maria, la Vergine, che era oltremodo pura, e quindi poteva anche mettere al mondo il Bambinello divino senza aver mai peccato.

Quest’anima-Gesù doveva entrare in un corpo puro, perché Io stesso volevo prendere dimora nel Suo involucro umano esteriore, e quindi anche il Suo corpo era puro e senza peccato e lo è rimasto, perché, benché Egli fosse costantemente oppresso dagli esseri dell’oscurità che volevano farLo cadere, Egli ha comunque resistito loro ed ha redento tutta l’impurità che si aggrappava alla Sua anima; attraverso il Suo immenso Amore ha resistito a tutte le tentazioni e spiritualizzò tutto lo spirituale immondo che opprimeva il Suo corpo, vivendo sì in questo mondo materiale, ma rendendo il corpo, conforme ai desideri della Sua anima, perché Egli era colmo d’amore, e l’Amore ha vinto tutto, anche il nemico più grande.

L’Uomo-Gesù dovette prima portare alla maturazione tutte le sostanze immature che erano ancora attaccate al Suo corpo, e solo allora Io stesso, come l’eterno-Amore, ho potuto prendere dimora in Lui, e solo allora poté essere compiuta la grande Opera di redenzione, che Egli volle compiere per la colpa del peccato dell’intera umanità.

Quando scesi sulla Terra, quando nacqui come il Bimbo-Gesù, il Mio Spirito era in Lui, perché il corpo terreno celava in sé un’Anima perfetta, quindi era intimamente unita a Me ed Io stesso potevo esprimerMi attraverso di Lui. E così avvennero delle cose alla Sua nascita, che voi vorreste trasferire nel regno della leggenda, che in verità avvennero, perché a uno Spirito perfetto, tutto è possibile.

Eppure, solo pochi i cui cuori erano colmi d’amore sperimentarono questi miracoli nel Bimbo-Gesù, e riconobbero nel Bambinello il Messia promesso e Lo adorarono. Quando alcuni Gli si avvicinarono i cui cuori non erano puri, costoro videro solo un Bimbo com’era fatto ogni altro bimbo, ma per lo più Gli si avvicinarono solo degli uomini che il loro spirito spingeva verso di Lui, percependo il miracolo che si stava svolgendo in quella notte, e Lo adorarono, perché videro in Lui il Messia promesso.

Quello fu il più grande miracolo di tutti i tempi, che non si ripeterà mai più, che Dio stesso venne sulla Terra e prese dimora in un Bambinello, perché l’Amore venne sulla Terra, il Bimbo-Gesù era colmo d’amore, perché il Suo grande amore per lo spirituale una volta caduto, per gli infelici, Lo spinse a rivestirsi della carne per estinguere la colpa originaria, che poteva essere estinta proprio solo dall’Amore, perché consisteva nel peccato contro l’Amore.

E l’Uomo-Gesù stesso ha compiuto quest’Opera, così che Egli stesso ha dato la Sua vita per Amore, Egli ha compiuto il più grande sacrificio che mai un Uomo su questa Terra abbia mai compiuto o compirà, cosicché Egli stesso rinunciò a tutta la luce e ad ogni potere, che erano Propri attraverso l’Amore dimorante in Lui. Perciò in mezzo al mondo oscuro Egli soffrì solo come Uomo, e subì la morte più dolorosa sulla croce.

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(25. 12. 1963)

Gesù, un Essere dal Regno della luce, si è offerto volontariamente per questa missione di vivere sulla Terra come Uomo e compiere un’Opera d’espiazione d’indicibili sofferenze e dolori, per aiutare i fratelli caduti. Tutti gli esseri che erano proceduti da Me e che sono rimasti con Me erano colmi d’amore quando Lucifero si è allontanato da Me ed ha tirato giù nell’abisso innumerevoli spiriti. L’more di Gesù era così grande, da voler espiare per Me l’incommensurabile peccato perpetrato contro di Me, loro Dio e Creatore, contro l’eterno-Amore stesso. Ed Io ho accettato quest’Amore che Gesù Mi volle portare, e così anche il Suo sacrificio, perché lo portò l’Amore, poiché solo attraverso l’Amore il peccato originario poteva essere cancellato.

E così l’Essere di luce assunse la carne e visse sulla Terra come tutti gli altri uomini, gravato con un pesante corpo terreno, che fu una catena per l’Essere che stava nella libertà e nella luce, cosa che l’Anima percepiva con estrema angoscia. Nondimeno, Egli dovette percorrere la via terrena come Uomo, perché doveva servire d’esempio per i Suoi simili, affinché Lo seguissero. Inoltre, dovette combattere mediante il proprio lavoro sull’anima con le stesse debolezze e resistenze che gravano per natura su ogni essere umano, perché si trattava di privarsi di tutte le debolezze e difetti.

L’Uomo-Gesù restò in mezzo al mondo terreno, nel territorio appartenente al Mio avversario, e per l’Anima proveniente dal Regno della luce, ciò fu doppiamente difficile affermarsi in questa regione oscura, a resistere a tutte le tentazioni sataniche per farLo cadere, e agire con Amore su tutto lo spirituale immondo nella carne e nell’ambiente, perché anche il Suo corpo veniva oppresso duramente dallo spirituale immaturo, che l’anima di Gesù non ostacolava, perché nella Sua Sapienza riconosceva che anche questo spirituale voleva essere redento, e il Suo Amore era sempre disposto a portare l’aiuto a tutto ciò che era ancora infelice.

La Sua anima soffriva indicibilmente per l’ambiente circostante, essendo abituata alla libertà, alla luce e all’Amore e quindi alla più sublime beatitudine, e ora si trovava nell’oscurità, legata in un corpo e in un ambiente senza amore. Così anche il Suo percorso terreno fin dall’infanzia fu uno stato di sofferenza, attraverso il quale espiava moltissima colpa dei Suoi simili, finché Egli compì il grande Sacrificio d’espiazione, avendo dato Se stesso per la colpa originaria di tutti gli uomini del presente, del passato e del futuro.

Voi uomini non potrete mai comprendere quest’Opera di misericordia, perché nessun uomo sarebbe stato in grado di prendere su di sé una tale misura di sofferenze, consapevole dell’esito, perché Gli stava costantemente davanti agli occhi la Sua fine, e ciò non lasciava sorgere in Lui nessuna allegrezza; Egli percepiva come Uomo e viveva anche fino in fondo tutti gli stati di paura che scaturivano da ogni pensiero di ciò che era davanti a Lui. E comunque, resistette fino alla fine! L’Amore in Lui per Me e per tutto lo spirituale non redento aumentò costantemente e Gli diede la forza per compiere la Sua Opera di redenzione.

Io stesso ho potuto irradiarLo completamente; Io stesso ero in Lui nel Mio Essere originario, e così fui Io a cancellare la colpa del peccato per gli uomini, perché fu l’Amore, che diede all’Uomo-Gesù la forza di soffrire e morire sulla croce per redimere l’umanità, per espiare la grande colpa originaria che trovò la giusta espiazione attraverso un’Opera d’Amore come l’ha compiuta l’Uomo-Gesù sulla croce. – Amen!

 

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