B. D. nr. 8897
(21. 12. 1964)
Dio è Amore, e l’Amore era nell’Uomo-Gesù, e l’Uomo-Gesù subì la morte più dolorosa sulla croce
(da uno spirito guida):
L’eterna Luce stessa discese sulla Terra e irradiò luce in tutti i cuori che si aprirono e le concessero l’accesso, poiché era un tempo di oscurità in cui si aggiravano gli uomini, e nessuno poteva liberarsene, perché l’avversario aveva ancora pieno potere. E solo pochi invocavano un Salvatore nella loro afflizione, il Quale doveva liberarli dal quel potere. Solo pochi sentivano di essere incatenati, e questi pochi sapevano anche che era stato annunciato loro un Salvatore, sapevano della profezia secondo cui doveva venire Uno dalla stirpe di Davide, e nella loro afflizione si promettevano l’aiuto da Lui .
Tuttavia, si aspettavano un aiuto terreno, perché erano di cuore buono e perciò riconoscevano l’ingiustizia dei loro simili; quindi, che il Salvatore venisse inviato dall’alto e dovesse portare loro la salvezza in modo del tutto diverso, non lo potevano comprendere con i loro sensi rivolti al mondo. Invece, dove era visibile la buona volontà, là gli uomini accettavano anche la luce che illuminava i loro cuori, e si lasciarono istruire e guidare dall’Uomo-Gesù in una certa conoscenza, di cui avevano bisogno per la salvezza della loro anima, perché Dio inviò il Suo unigenito Figlio sulla Terra.
Un’Anima dalla luce prese dimora sulla Terra e iniziò il cammino come Uomo, per vivere d’esempio una vita d’amore per gli uomini, per prepararli all’Opera di redenzione che Dio stesso volle compiere nell’Uomo-Gesù. L’umanità era avvolta da una fitta tenebra, quindi la Luce stessa venne sulla Terra per spiegare loro lo scopo della loro esistenza e presentare con tutta l’urgenza i comandamenti dell’amore, per dimostrare loro l’effetto di una vita d’amore su Se stesso, e così, rendere ricettivi i cuori degli uomini per l’irradiazione della luce dall’alto.
E Lui ha dovuto sacrificare Se stesso per espiare per loro la grande colpa dell’antica caduta da Dio. Gli uomini stavano sotto l’incantesimo di questo peccato, e per loro la Porta nel Regno della luce era chiusa, cosicché alla loro morte non potevano entrarvi, ma dovevano aspettare nell’anticamera dell’inferno il Redentore Gesù Cristo, per poterLo seguire nella fede in Lui, poiché Egli era la Porta per il Regno della luce. E anche lì le anime sapevano del Messia annunciato da profeti e veggenti, e Lo aspettavano colmi di nostalgia, che riconobbero come il loro Salvatore dai bisogni spirituali.
Ovunque l’Uomo-Gesù portava la luce, cercò dappertutto di spiegare agli uomini la loro origine sul loro passato e sullo scopo della loro esistenza, sulla loro grande colpa originaria, per la quale Egli prese su di Sé la più amara morte sulla croce, per espiarla. Dio mandò il Suo Figlio sulla Terra per prendere Lui stesso dimora in Lui, e così l’Uomo-Gesù dovette prepararsi per diventare il Suo contenitore, così puro e pieno d’Amore per poter accogliere in Sé la Divinità, come l’eterno-Amore, cosicché, ora Dio stesso compì in Lui l’Opera di redenzione, e Dio è diventato “Uomo”, e nell’Uomo-Gesù entrò del tutto il Padre Suo, e così è anche spiegabile l’umanizzazione di Dio per colui che è stato redento da Gesù Cristo e possiede già un piccolo bagliore di conoscenza.
Dio è Amore, l’Amore era nell’Uomo-Gesù, e l’Uomo-Gesù ha subito la morte più dolorosa sulla croce. Quindi, Dio stesso ha compiuto l’Opera di redenzione, solo che Egli scelse un involucro umano colmo d’Amore. E così gli uomini che lo desiderarono, furono liberati dal loro carceriere, perché Dio non impiega nessuna costrizione, ma ognuno può servirsi delle grazie dell’Opera di redenzione per sfuggire al carceriere. Ognuno può chiedere una volontà rafforzata, perché l’Uomo-Gesù l’ha ottenuta sulla croce per tutti coloro che vogliono liberarsi dall’avversario. E per portare a loro una misura di forza, Egli ha dato agli uomini i comandamenti dell’amore, il cui adempimento procurava loro, contemporaneamente, la forza e il rafforzamento della volontà.
La più sicura garanzia per diventare liberi dall’avversario è esercitarsi col pensiero ad amare il divin Redentore Gesù Cristo, perché contro costui, l’amore è l’arma più forte, ed è il divin Redentore che ha impiegato quest’arma per sconfiggerlo. Egli ha riscattato le anime con la Sua vita, e l’avversario non le può più trattenere, se vogliono liberarsi da lui. E così la Luce è scesa sulla Terra, ha portato la libertà a coloro che si sono lasciati irradiare dalla divina luce dell’Amore che tutti potevano accendere in sé, se aprivano i loro cuori, così da poter ristabilire lo stato in cui stavano prima della loro caduta nel peccato, se vogliono lasciarsi redimere da Gesù Cristo, che è morto sulla croce per la colpa originaria. – Amen!
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