B. D. nr. 8980

(23. 05. 1965)

 

Una grave sofferenza nella vita terrena può procurare la figliolanza di Dio

 

(il Signore):

Vi è già stato detto più volte che potete raggiungere la figliolanza di Dio solo quando vi dedicate a Me nell’amore e sopportate rassegnati anche la sofferenza attraverso la quale dovete passare, per poter rigettare tutte le scorie dell’anima, per poter essere interamente irradiati dalla Mia luce d’Amore al vostro ingresso nel regno dell’aldilà, poiché ogni malattia, ogni sofferenza che l’anima umana deve ancora sopportare sulla Terra, dissolve qualsiasi involucro, e ora il raggio di luce del Mio Amore può toccare l’anima in tutta la sua pienezza, …perché ha rinunciato ad ogni resistenza.

Pertanto, non lasciatevi spaventare da una vita terrena difficile. Credetelo: che ne avrete una piena benedizione che compenserà ogni sofferenza! Perciò attendete pazientemente, perché la vostra ricompensa sarà estremamente grande, e il tempo che l’uomo soffre sulla Terra è solo breve, misurato alla sorte meravigliosa che fa cenno all’anima e che abbraccia tutta l’eternità. Perciò dovete prendere su di voi volentieri una vita di sofferenza. Dovete sapere che il Mio ultragrande Amore v’impone una tale vita terrena, per farvi raggiungere in breve tempo la meta che Mi sono prefissato fin dall’eternità.

Infatti, ciò che ora segue alla vostra vita terrena non vi può essere reso comprensibile. È il destino più glorioso che è destinato proprio per i Miei “figli” i quali vengono impiegati in tutti i diritti del Padre, …quando poi sono anche in grado di operare allo stesso modo, dove non esisterà nessuna differenza, perché avranno raggiunto la meta più sublime! – Eppure, anche per questi Miei figli Io resto insondabile, cioè: pur essendo il loro tendere incessantemente per Me, … desiderandoMi, e questo loro desiderio viene sempre esaudito essendo il simbolo della loro beatitudine poiché non smetteranno mai di avere nostalgia di Me, non potranno mai essere del tutto saziati, perché Io sono e resterò eternamente insondabile!

Pertanto, nella vita terrena dovete prendere su di voi le condizioni più difficili; sarete esaminati ripetutamente, e dovete anche perseverare nella sofferenza più grande e, sapere sempre, che solo un grande amore per Me e per il prossimo può diminuire la vostra sofferenza, ma che non siete capaci di un tale amore che potrebbe eliminare del tutto la sofferenza. E perciò dovrete essere grati se vi è anche permesso di sopportare la sofferenza, poiché serve solo per il vostro perfezionamento. E non per nulla vi ho detto: «Prendete su di voi la croce, …e seguiteMi!», perché sapevo che solo un cammino tramite la sofferenza più difficile può registrare la figliolanza con Dio, perché come uomini non sareste capaci di un tale amore, il quale altrettanto conduce alla figliolanza di Dio, perché la vita terrena è anche troppo breve se, allo stesso tempo, non prendete anche su di voi la sofferenza.

Perciò non chiedete perché lascio che un essere umano soffra, pensate piuttosto al successo della sofferenza; pensate che tutte le scorie si sciolgono, …che queste impediscono all’anima la piena irradiazione dell’Amore, e che è sempre e solo uno stato transitorio, poiché dopo sarà scambiato con un’eterna felicità, per la quale avreste accettato ancora molta più sofferenza, se questa non superasse le vostre forze fisiche. Dunque, voi che dovete soffrire insolitamente, ricordatevi che è la ‘nostalgia per i figli’ che …Mi determina a mettervi in un tale stato, e che voi stessi in futuro Mi sarete grati per ogni avversità che vi ha colpito nella vita terrena.

Nondimeno, questo richiede sempre anche la piena fede in Me, il credere nella sopravvivenza della vita dopo la morte e la fede nel Mio infinito Amore, nel quale poi considerare ogni avvenimento come un rimpatrio di ciò che una volta era caduto da Me, con la meta della figliolanza a Dio che non è possibile ottenere diversamente se non con un cammino terreno. E quando possederete questa fede, allora sopporterete anche pazientemente ogni sofferenza. Vedrete in ciò, sempre e soltanto uno scopo, e su di voi prenderete tutto ciò che da uomini non potete comunque cambiare, ma lo sopporterete pazienti come impostovi dalla Mia Sapienza e dal Mio Amore, per condurvi alla meta più sublime.

Tuttavia solo pochi raggiungono questa meta, ma possono essere felici ugualmente anche quegli uomini che non entrano del tutto senza luce1 nel regno dell’aldilà, poiché anche là è ancora possibile per loro aumentare il grado di luce; anche là possono salire sempre più in alto e muoversi in una beatitudine incommensurabile, ma così non possono più raggiungere ulteriormente la figliolanza di Dio, che per questo richiede un successivo percorso sulla Terra. Infatti, possono ancora una volta percorrere questo cammino, per adempiere “una missione”, ma anche allora non rimarranno risparmiati da sofferenze di qualunque tipo per raggiungere la più alta maturità, per riuscire pure ad entrare nel regno spirituale come veri figli del Padre, per poter creare ora eternamente e operare al Mio fianco, nella Mia Volontà e, comunque, in tutta la libertà, come è stata la loro meta fin dal principio. – Amen!

 

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1 – non del tutto: nel senso che restano nei piani bassi della parte animica terrestre (sono le tre aree eteriche al di sopra del pianeta – vedi di Jakob Lorber “La Terra spirituale” dal cap. 28 ) presentate dagli stessi spiriti dall’aldilà tramite ad esempio le comunicazioni a Candido Francisco Xavier in “Nosso Lar” o a Farnese con “Franchezzo”, o con il film “E la vita continua” la cui storia è stata comunicata dallo spirito Alex Bardonnie alla mistica Elizabeth Oliveira.

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