B. D. nr. 8986

(30. 05. 1965)

 

Il dialogo con Dio deve essere desiderato, altrimenti sarebbe una costrizione

 

(il Signore):

Se un bene spirituale vi è stato donato da Me stesso, allora avete anche il dovere di trasmetterlo, purché si tratti di messaggi che sono dati per tutti gli uomini, e che sono destinati a servire alla trasformazione delle loro anime in amore, quindi, tutto ciò che può essere definito come conoscenza in grado di raggiungere sfere spirituali che essi prima non possedevano, e che devono essere guidati a conoscerle. Infatti, attraverso queste comunicazioni, Io parlo a tutti gli uomini, annuncio loro di nuovo il Vangelo dell’amore, con cui deve essere inteso tutto ciò che ha determinato la vostra esistenza su questa Terra, che è lo scopo e la meta della vita terrena; in breve, tutto ciò che vi dona di nuovo la chiara conoscenza che avete perso con la vostra caduta nel peccato.

E così, tutti i Miei messaggi dall’alto contengono in sé tutto ciò che vi assicura il procedere dello sviluppo verso l’alto. Per questo è necessario che comprendiate l’importanza della trasmissione, e anche, che Io stesso faccia di tutto per sostenervi in questo lavoro, perché Io so quali resistenze vi sorgono e come siete ostacolati da parte del Mio avversario, il quale, però, è impotente, perché si tratta della diffusione della divina luce dell’Amore, e questa, lui la sfugge non appena riconosce tra di voi dei forti portatori di luce.

Se perciò vi offrite a Me per trasmettere il Mio Vangelo dell’amore, egli non potrà prendere il controllo su di voi, perché allora combatterete al Mio fianco, vi batterete per Me e, così, sperimenterete anche la Mia protezione e la possibilità di essere dei riceventi dei Miei messaggi; e allora, che Io vi parli direttamente oppure anche indirettamente, dipenderà dal vostro amore, il quale aumenterà quanto più riceverete. Quindi, non temete che Io lasci esaurire la Fonte delle Mie grazie, finché Mi vorrete servire!

Nondimeno, voglio farvi notare una cosa: che è necessario distinguere tra le comunicazioni spirituali che vi conducono a una profonda conoscenza, cioè a un sapere di cose altrimenti nascoste per voi, e certe comunicazioni che sono da considerare come consigli per i vostri simili, che essi si aspettano da voi o tramite voi, quando ve li chiedono, poiché anche allora Mi manifesterò se Mi pregate intimamente, perché Io parlo a ogni figlio che si aspetta questo dialogo. Però, dovete discernere che quando un tale dialogo non è atteso, Io non posso esprimerMi, salvo che non parli a tutti, altrimenti, nessuno poi riconoscerebbe il Mio discorso come rivolto a sé, che ora, secondo la sua volontà, potrà accettare e prendere a cuore, …ma anche rifiutare.

Dovete sempre tenere presente che Io offro a tutti gli uomini il Pane spirituale che essi possono accettare oppure no, affinché nessuno si senta costretto; ma non sceglierò un modo per conquistarli attraverso un’espressione personale, se loro stessi non lo desiderano dal profondo del cuore. E anche se a qualcuno viene guidata la Mia Parola dall’alto, egli è comunque completamente libero di accettarla come rivolta a sé, oppure rifiutarla.

Infatti, se l’uomo fosse interpellato senza il suo diretto desiderio, allora rifiuterebbe subito questa Parola, non potendo difendersi da un leggero disagio, e questo sarebbe anche giustificato dal fatto di non avere nessun intimo legame con Me, e respingerà una tale ‘espressione diretta’ come non credibile, poiché tutto deve avvenire senza alcuna costrizione di fede, perciò Io parlo agli uomini sempre in modo tale che essi non siano costretti a credere. Invece, un dialogo personale è sempre una costrizione della volontà che non gli sarà di nessuna utilità, anzi, piuttosto dubiterà ancora di più sull’attendibilità di tutti i riceventi della Parola.

Per questo, a ciascuno di voi consiglio di porre lui stesso delle domande, alle quali saranno date certamente delle risposte dopo un’intima preghiera del suo cuore, perché proprio questa sua preghiera interiore M’indurrà ad esprimerMi Io stesso in lui, perché lo desidero, e perché allora è stabilita l’unione con Me, che rende possibile che Io Mi manifesti. Tuttavia, il mediatore deve badare affinché l’interrogante stesso Mi presenti le sue richieste, che a sua volta deve essere così fervente nel desiderio di unirsi a Me, da formulare lui stesso la domanda cui Io debbo rispondere, ma che s’impegni anche in un’intima preghiera per la risposta alla sua domanda, insieme al mediatore, il che procurerà anche la risposta.

Dovete pensare che ciascuno deve conquistare la maturità della propria anima, così che voi possiate certamente aiutarlo a percorrere la retta via, però la volontà deve sempre rimanere libera, in modo che non sia messa a rischio attraverso delle comunicazioni indirizzate arbitrariamente a chi non le ha desiderate dal cuore. Infatti, a costoro non Mi rivolgerò, se non c’è il desiderio per il Mio diretto dialogo, se non si tratta di ottenere un grande sapere circa la conoscenza nel campo spirituale, …che Io lascio giungere a tutti gli uomini senza distinzione! – Amen!

 

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