B. D. nr. 9005 a/b
(30. 06. 1965) e (1. 07. 1965)
Come sarebbe stato se Adamo non avesse fallito?
Io rispondo a ogni domanda spirituale che Mi ponete, ma prima dovete sapere una cosa, e cioè, che non è stata la Mia Volontà a farvi passare attraverso una vita terrena così estremamente difficile. Infatti, a Me sarebbe stato sufficiente il tempo che avete trascorso nella vostra volontà legata, nella legge dell’obbligo, perché questo tempo è stato così terribilmente lungo da essere davvero adeguato, per potervi unire di nuovo a Me; ma ho dovuto pretendere l’ultima prova della vostra volontà, che dovevate assolvere come esseri auto consapevoli, come esseri umani. Voi dovevate consacrarvi di nuovo volontariamente a Me, e in tal modo avreste annullato il grande peccato del precedente allontanamento da Me.
Voi dovevate dimostrare il vostro amore per Me, essendovi ribellati una volta all’irradiazione del Mio Amore, considerando che i primi uomini furono creati perfetti! Essi si erano consacrati a Me con amore, avendoli provvisti di tutto, avendo dato loro in possesso la Terra, avendo sottoposto a loro, tutto. E loro Mi riconoscevano come il loro Dio e Creatore, avendo intorno le meravigliose Opere della Mia Potenza creatrice, di cui potevano gioire, e tutto era destinato solo a far sì che cantassero lode e gratitudine a Me, in modo da poter offrire a Me dell’amore ardente, dato che essi stessi non avrebbero avuto in sé alcun pensiero cattivo.
Però, allo stesso modo, avevo donato loro la libera volontà, essendo usciti da Me come spiriti originari, impensabili senza la libera volontà. E dato che una volta si erano allontanati da Me e avevano seguito volontariamente il Mio avversario nell’abisso, allora costui aveva lo stesso diritto di influenzarli, perché dovevano decidersi di nuovo nella libera volontà, se seguire Me o lui. E questa prova di volontà che per loro doveva essere facile da sostenere, non la superarono, perciò furono risvegliati di nuovo tutti i cattivi istinti che avevano già superato nel periodo precedente all’incarnazione come uomini. Da allora, i progenitori della stirpe umana trasmisero così la loro natura alle generazioni successive, e per questo fu per loro sempre più difficile liberarsi dalle catene dell’avversario.
Se i primi uomini avessero superato la prova di volontà, che non sarebbe stata troppo difficile per loro, Mi sarebbe bastato il precedente percorso infinitamente lungo, e le nuove generazioni Mi avrebbero poi donato di nuovo volontariamente il loro amore, passando sulla Terra solamente per rallegrarsi delle loro creazioni; avrebbero avuto solo una buona influenza su tutte le creazioni affinché anche queste potessero incorporarsi più velocemente come esseri umani, e la vita terrena sarebbe stata solo un gradino preliminare per la vita eterna. Quei primi uomini si sarebbero consacrati del tutto consapevolmente a Me, l’avversario sarebbe stato completamente escluso e il suo potere spezzato, sicché, non potendo più esercitare questo suo potere, presto anche lui si sarebbe arreso al Mio Amore.
Perciò dai primi uomini era stato preteso solo che si lasciassero volontariamente irradiare di nuovo da Me, e il peccato originale sarebbe stato annullato, perché solo l’amore poteva espiare un tale peccato. Invece, ora il peccato si ripeté, e ciò che prima si estendeva solamente al mondo spirituale legato nella Creazione, ora si estese a tutta l’umanità. Ciò che i primi uomini avrebbero potuto ottenere con facilità, ora divenne infinitamente difficile, perché tutte le caratteristiche sataniche si radicarono negli individui, contro le quali la lotta richiedeva una grande forza, che la volontà umana non aveva più.
Quindi ora divenne necessaria l’Opera di salvezza di Gesù Cristo, di quello Spirito di luce che si offrì volontariamente a realizzarla, quando riconobbe che i primi uomini avevano fallito, che si offrì a Me per soffrire e morire sulla croce, per espiare ora il peccato che adesso era diventato duplice.
Io lo sapevo fin dall’inizio, che questa seconda caduta nel peccato sarebbe potuta accadere, ma non volevo che gli uomini dovessero percorrere un cammino così doloroso; però non potevo rendere non libera la loro volontà, e considerato che Io so che un giorno riconquisterò tutti gli esseri, poiché davanti a Me, mille anni sono come un giorno, e dato che si tratta della vita eterna nella beatitudine, cosa che anche voi un giorno lo riconoscerete, …
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(1. 07. 1965)
… non dovete dubitare che un giorno sarete liberi da tutti i tormenti, e allora, essendo anche divenuti supremamente perfetti, potrete poi godere di quelle magnificenze che pareggeranno tutta la sofferenza del tempo passato, ma che non possono essere misurate in termini terreni.
Dovete sapere che non sono stato Io ad aver causato le indicibili sofferenze, ma sono stati gli uomini a crearsele fin dal peccato dei primi di loro, ai quali, in verità, avevo offerto ogni possibilità per rendere loro facile la decisione della libera volontà, avendo dato loro solo un semplice comandamento che avrebbero potuto adempiere se l’amore in loro fosse stato così forte, da spingerli solo con questo a consacrarsi completamente a Me. E poi, questo intimo amore si sarebbe esteso successivamente anche a tutti gli altri uomini, e questi avrebbero potuto resistere al Mio avversario in tutte le tentazioni.
Invece ha avuto luogo la seconda caduta, e questa ha nuovamente aggravato tutti gli uomini venuti in seguito, finché il divin Salvatore Gesù Cristo è disceso sulla Terra per presentare al Mio avversario una lotta aperta. Infatti, questi aveva abusato del suo potere, spingendo gli uomini a una sempre maggiore assenza d’amore e indebolendo sempre di più la loro volontà, in modo che senza l’Opera di redenzione non sarebbero potuti più diventare liberi, ma sarebbero sprofondati sempre più profondamente nell’oscurità.
Perciò Io stesso, posi un limite a questo sprofondare. Io inviai Mio Figlio sulla Terra per salvare quegli uomini che volevano farsi salvare, poiché la libera volontà doveva essere di nuovo pronta ad accettare la Grazia dell’Opera di redenzione, dato che anche l’Opera di salvataggio non può essere compiuta contro la volontà dell’uomo. In origine doveva ben bastare il cammino degli esseri attraverso le creazioni terrene per poter assolvere la prova di volontà come uomo, perché ogni anima, attraverso questi tormenti nello stato dell’obbligo, maturava già abbastanza da poter resistere facilmente alle tentazioni; ma la caduta dei primi uomini diede di nuovo all’avversario il potere su tutte le anime, che egli sfruttò anche in modo spaventoso.
Perciò, come primo uomo fu scelto proprio uno spirito primordiale, il quale possedeva tutte le capacità per poter resistere all’avversario, anche se non poteva essere forzato nella propria decisione. Egli doveva rimanere completamente libero nel pensiero e nell’azione, invece il Mio avversario fece in modo che rivolgesse verso di sé questa libera volontà, la quale ebbe quindi come conseguenza una nuova caduta, tramite cui venne ripetuto il peccato dell’apostasia da Me da parte degli spiriti.
Eppure, al Mio avversario non poteva essere rifiutato questo diritto, perché la caduta di allora era avvenuta nella libera volontà, …e loro lo avevano seguito nell’abisso. Voi, perciò, non potete dire che l’abbia voluta Io, questa ripetuta caduta, per porvi ora di nuovo nello stato del massimo tormento! Però non potevo impedirla, giacché si svolse di nuovo nella libera volontà, la quale un giorno si rivolgerà di nuovo a Me; cioè, voi sicuramente una volta uscirete da questo stato commiserevole, perché il Mio stesso Amore vi ha salvato, incarnandosi nell’Uomo-Gesù per affrontare l’avversario e togliergli quelle anime che vogliono ritornare di nuovo da Me, nella Casa del Padre, nella loro vera Patria che un tempo abbandonarono volontariamente. Infatti, il Mio Amore vi apparterrà come prima, e tutta la sofferenza troverà la sua fine non appena vorrete liberarvi da colui che vi tiene ancora incatenati, non appena chiederete di nuovo di Me, e quindi Mi darete il diritto di prendere di nuovo, possesso di voi, …in modo da non lasciarvi mai più in eterno! – Amen!
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