Commento al fascicolo/estratti n. 141

di Bertha Dudde

 

La totale trasformazione delle creazioni terrene

 

Ciò che in apparenza esiste, ciò che per noi uomini ha così grande importanza e per cui sono progettate e realizzate le più diverse opere e creazioni d’ogni genere, piccole o grandi, macroscopiche oppure infinitesimali, ha valenza per noi solo fino a quando restiamo viventi come esseri umani, poiché dopo, nel regno dello spirito, tutto ciò che è materiale cesserà di far parte della sfera animica con la futura vita spirituale che spetta a ogni anima, e il mondo visibile per ciascuna di queste, sarà in rapporto al proprio grado di evoluzione. Perciò, solo finché si resta su questa Terra, la materia è un temporaneo supporto per la breve vita terrena di ciascuno che dovrà svolgere tale percorso come prova della volontà.

Tuttavia, affinché ciò avvenga tramite un’incarnazione come essere umano, l’anima del bambino in cui verrà a innestarsi lo spirito primordiale caduto, raccogliendo in sé le innumerevoli particelle originarie/primordiali, in un corpo terreno che potrebbe diventare anche un supporto per lo spirito di un essere proveniente dall’alto – al fine di consentirgli lo svolgimento di una missione d’aiuto all’umanità – deve assorbire in sé un’infinità di essenze spirituali animiche provenienti dal regno della natura, evolute nella loro essenzialità ma ancora legate, dopo tempi infiniti che le hanno portate a migliorare la loro condizione di ‘servire’. E ciò avviene con l’unione delle singole particelle raccolte inizialmente nel regno minerale, poi in quello vegetale, poi in quello animale, e infine nel molteplice agglomerato di specifici animici nella sfera animica dell’anima del bambino.

Tutti questi passaggi verso l’alto avvengono in tempi lunghissimi, e per lo spirituale che si evolve, sono indispensabili, al fine di stimolarlo a elevarsi dalla sua condizione di caduto, e relegato nella materia. Dunque, se sulla Terra – così come su ogni elemento/luogo della Creazione materiale – non avvenissero di tanto in tanto dei cambiamenti, la condizione più dolorosa dello spirituale relegato nella materia più dura persisterebbe per tempi lunghissimi, anche se fossero già trascorsi i tempi necessari perché tale spirituale fosse idoneo ad avere una condizione più libera, rispetto alla sua opposizione a Dio.

E affinché una tale condizione sia concessa, se devono avvenire tali cambiamenti, anche la superficie del pianeta deve di tanto in tanto subire delle considerevoli trasformazioni, e il periodo tra due trasformazioni è indicato come ‘un periodo di redenzione’. Così come, ad esempio, la fine del periodo jurassico, decretò con un immane cambiamento la scomparsa dei dinosauri alla fine di quel periodo di redenzione, così ora Terra si trova ora proprio vicino alla fine di uno di questi periodi di redenzione, per cui gli esseri viventi saranno soggetti a un cambiamento tale, che corrisponderà anche a un giudizio, poiché nessun essere vivente potrà sopravvivere, quando a causa di tali trasformazioni lo spirituale relegato in tali creazioni resterà libero per un breve tempo e manifesterà inconsapevolmente la sua enorme potenza distruttrice, prima di essere nuovamente relegato nella nuova materia predisposta dalla volontà e sapienza di Dio.

Più e più volte, ci è stato indicato che il tempo concesso allo spirituale che doveva evolversi in questo stabilito periodo di redenzione, è già scaduto, ed è solo la Misericordia di Dio che fino ad oggi ha rimandato nel tempo una annunciata, e così grande trasformazione. Perciò è proprio breve, il tempo concesso per il cambiamento, che in ogni caso dovrà avvenire; diversamente, l’umano, dedito al materiale, respingerebbe ancor più lo spirituale, la Divinità sarebbe sempre di più disconosciuta, e ciò determinerebbe una immensa retrocessione dello spirituale all’ultimo stadio della sua evoluzione [BD n.4014].

Che poi, gli uomini che si troveranno a vivere un tale tempo, dovranno essere soggetti essi stessi a un giudizio, e quindi anche la loro anima, è dovuto al fatto che la stessa Sapienza di Dio concederà in anticipo a tutti, di uniformarsi a un tale sconvolgimento distruttivo, avvisandoli prima, in ogni modo, affinché nella loro libera volontà essi riconoscano l’Essenza di una Divinità che guida tutto e vuol essere riconosciuta, per salvare il salvabile prima della fine di tutti gli esseri viventi.

Un tale progetto/piano di Dio, s’integra perfettamente con la condizione di opposizione a Dio degli irriducibili, poiché, senza rendersene conto, essi faranno il gioco di Satana, che però, è già previsto da Dio. Infatti, essi, gli scienziati, attueranno un diabolico piano, predisposto dal maligno, eseguendo esperimenti a grandi profondità nel suolo terrestre, liberando enormi masse di spiriti della natura non ancora maturi, che il maligno crederà di asservire tramite la volontà degli uomini a lui non ancora dediti, e accelerando così il tempo del Giudizio.

Dunque, già durante questo Giudizio finale, la trasformazione della Terra subirà un cambiamento repentino, e ciò, per lo spirituale imprigionato nella materia al suo interno, che ha anch’esso diritto a una redenzione, significherà una liberazione attesa da eoni di tempo, essendo esso stato sempre sotto il giudizio a causa del maligno che è confinato all’interno della Terra (non è così sugli altri pianeti); e con tale opera di distruzione, cui concorrerà anche l’uomo stesso, sarà reso libero, pur dovendo subito dopo subire il Giudizio che per lui significherà nuova relegazione in una materia meno dura.

Inoltre, l’espressione ‘fine di un periodo di redenzione’ significa anche non soltanto ‘riassemblamento totale della materia’, ma anche ‘rinnovamento dello spirituale’, poiché non si tratta solo di giudicare gli esseri umani della Terra, ma ne sono coinvolti anche tutti gli spiriti del mondo spirituale che vive nelle tenebre, nel cosiddetto inferno; infatti, è proprio attraverso tali ‘svolte’, che gli spiriti peggiori che imperterriti continuano a influire sulla volontà degli uomini, hanno la possibilità di redimersi, oppure, ri-giudicati anch’essi insieme agli spiriti degli uomini a loro succubi, ed essere quindi ri-relegati nella materia più dura, al fine di dare loro un ulteriore monito a tendere per il futuro, volontariamente, verso l’alto.

Perciò, con una tale trasformazione della materia, nessun essere vivente potrà sopravvivere, e nel giorno di un tale Giudizio troverà la morte fisica e una regressione della sua evoluzione animica. E a questa saranno soggette tutte le forze contrarie a Dio, cioè tutti gli spiriti  che ancora non meritano l’atto della redenzione, avendo abusato della libera volontà nell’uniformarsi esclusivamente all’avversario di Dio, il quale proprio in una tale fase, stimolerà il suo mondo oppositore affinché tutti gli spiriti/diavoli siano aizzati e coinvolti. E finché questi spiriti persisteranno nel suo stato di opposizione – in ogni giudizio alla fine di un periodo di redenzione – dovranno subire tale giudizio. Perciò esso consisterà sia nel relegare nella materia più dura lo spirituale degli spiriti oppositori a Dio nella materia più dura, mentre lo spirituale proveniente dalla materia dura della vecchia Terra che tramite gli sconvolgimenti della crosta terrestre diventerà libero, sarà legato nelle creazioni che apparterranno alla nuova Terra sulla sua superficie, quali: acqua, aria, vegetali e animali, e infine, anche nell’anima dei futuri esseri viventi che ripopoleranno la Terra, ma in una materia assai differente e più evoluta di quella precedente.

Ciò che aspetta gli uomini che vivranno sulla Terra rinnovata, non può essere immaginato, e solo a tratti il Signore lo lascia intravedere con tutta questa serie di dettati che invitano a comprendere la necessità di una distruzione e ricomposizione del suolo terrestre, avvertendoci in anticipo a credere e a uniformare la nostra vita a tale fede, affinché ci si prepari interiormente ad affrontare il tempo della fine, per non far parte di coloro che dovranno subire la relegazione.

L’invito alla conversione è in ogni capitolo/dettato. Sta a ciascuno, svegliarsi dall’oppressione del maligno e decidere di rinunciare alle cose del mondo per dedicarsi nel proprio interiore a seguire gli insegnamenti del buon Dio, mettendoli subito in pratica.

 

Amici della nuova Rivelazione

 

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