Commento

al fascicolo n. 37

 

“La catastrofe della natura”

 

 

 La predizione di un avvenimento della natura che coinvolgerà la maggior parte delle nazioni della Terra, appare al lettore un ipotesi assurda e relegata nel mondo delle favole o della cinematografia fantascientifica, e in effetti, solo per il fatto che gli altri mistici, per quanto ragguardevoli nella loro autenticità, non ne parlano, può lasciar credere che una tale ipotesi non è da prendere in considerazione. Eppure, se si analizzano questi settanta dettati a BD sullo specifico argomento, trattato in moltissimi particolari, deve pur sorgere il pensiero che il Signore Dio nostro è stato molto misericordioso nel voler presentare questo avvenimento solo dopo il 1938, avvenimento che è legato al ‘tempo della fine’ e quale pre-segnale che accadrà alcuni anni prima dell’ultimo evento precursore del Giudizio finale, allorquando ogni forma di vita sul pianeta Terra morirà fisicamente, mentre a livello spirituale si svolerà un opera che – viene annunciato – si ripete ad intervalli di tempo nelle varie ere geologiche del pianeta, al fine di concedere allo spirituale una nuova ‘casa’ in cui operare ed evolversi.

Infatti, nel succedersi della ciclicità delle varie ere geologiche di un pianeta, esso necessita di alcune fasi attraverso cui tutta la natura ne viene coinvolta, il cui fine è quello di concedere il passaggio da un’evoluzione ad un'altra, poiché lo spirituale confinato nella materia più dura pretende una evoluzione, altrimenti resterebbe confinato in essa impropriamente, nonostante l’incarceramento abbia finito il suo compito, ed esso, lo spirituale, adesso più maturo, si rende disponibile a vivere in un'altra materia nella quale poter esprimere la propria vita rendendosi finalmente più servile.

Per comprendere l’esigenza di una tale necessità, occorre essere a conoscenza del piano di salvezza dello spirituale ‘caduto’, cioè quel terzo degli spiriti primordiali che si allontanarono da Dio, e che nei primordi della Creazione furono confinati nella materia. Allora gli piriti più rozzi, grezzi e rivoltosi, furono confinati nella materia più dura dei pianeti e dei soli, al fine di renderli docili in un tempo prestabilito e concedere loro il ritorno alla sottomissione volontaria, e per amore, al Creatore (vedi il fasc. n.100). Tutti gli spiriti nella materia hanno una coscienza, e quando questi diventano più consapevole, viene loro concessa una prova di libertà reinnestandoli in materie più fini rispetto alla precedente relegazione, e perciò anche la materia, di per sé, si evolve.

Ora la Terra è giunta ad un punto di svolta (fasc. n.80), per cui lo spirituale necessita di questo rimpasto, e perciò l’onniscienza di Dio ha creato il tutto affinché in coincidenza di questa scadenza nella natura, anche l’evoluzione dell’umanità su di essa giungesse al punto tale da dover essere giudicata. Ecco la necessità di profeti e profezie in anticipo per indicare il ‘tempo dell’afflizione’, o ‘tempo della fine’, nel quale un tale avvenimento della natura, premeditato e conosciuto dal Signore, fosse il precursore della fine molto vicina. Una tale catastrofe della natura viene annunciata dopo ‘l’avvenimento’ (fasc. n.109) proprio affinché i fedeli a Dio possano iniziare già dopo quel primo segno, quindi prima e dopo questa terribile catastrofe della natura, alla diffusione della dottrina di Gesù verso tutti, al fine di invitare quanti più è possibile a credere sia in un tale avvenimento, sia quello finale della successiva vicina fine del mondo, in concomitanza della quale, chi ancora non si sarà rivolto al Signore per essere salvato – e quindi manifesterà ancora l’opposizione originaria – verrà confinato nella materia più dura della nuova Terra (fasc. n.45), mentre lo spirituale liberatosi farà parte della nuova materia della nuova Terra.

Il passaggio di questa catastrofe annunciata sarà di alcune ore (2828 - 3318 -  9020) ed avverrà di notte (3348 - 6882),  sarà salvo solo chi si affiderà al Signore, poiché le forze della natura scatenate non potranno essere controllate con la sola forza dell’uomo, ma solo tenute a freno spiritualmente da aiutanti spirituali che freneranno tali forze in vicinanza di coloro che si rivolgeranno al Signore. Questa catastrofe è solo un ultimo avvertimento all’umanità prima della fine annunciata, dopo del quale inizierà il tempo della ‘lotta di fede’ (fasc. n.38) fino all’ultimo giorno.

 

 

Amici della nuova Rivelazione

(fascicolo n. 37